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SVIZZERAQuesta estate degli estremi in futuro diventerà la norma

21.09.23 - 06:30
Canicola, siccità ma anche precipitazioni devastanti e... cianobatteri. La tesi dell'esperta.
Tipress/lettore tio.ch
Questa estate degli estremi in futuro diventerà la norma
Canicola, siccità ma anche precipitazioni devastanti e... cianobatteri. La tesi dell'esperta.

BERNA - Tre ondate di canicola, di cui una davvero pesante, poi piogge torrenziali con disagi e danni apocalittici, come successo nel Locarnese ma anche alla Chaux-de-Fonds. Poi ancora grande caldo e il lago (il Ceresio in primis, ma non solo) si fa tiepido e verdeggiante di cianobatteri

L'estate 2023 è uno strano (e preoccupante) mix fra la piovosissima estate del 2021 e quella siccitosa del 2022. A osservarle, tutte e tre diverse, non si direbbe ma fanno parte di uno schema che si ripete - a suon di fenomeni estremi - che nei prossimi anni diventerà la norma.

Ne è convinta Sonia Seneviratne, esperta di eventi climatici estremi del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, sentita dalla SRF proprio per la peculiare estate appena trascorsa, la cui coda settembrina mantiene alcune delle caratteristiche che abbiamo osservato: caldo e forti precipitazioni (queste attese nei prossimi giorni).

Ma quanto c'entra il cambiamento climatico? Secondo l'esperta c'entra eccome, l'estate 2023 è stata fra le più calde di sempre (se non la più calda). E con l'aumento delle temperature l'aria è in grado di assorbire più acqua, questo può portare sia alla siccità sia alle precipitazioni più intense e violente. 

E il caldo ha un altro effetto tangibile: i decessi, soprattutto fra i soggetti più a rischio. Secondo i dati dell'Ufficio federale dell'ambiente nel 2022 a causa del caldo sono morte probabilmente poco meno di 500 persone. Per capire quale sia stato l'effetto delle ondate canicolari nel 2023 dovremo aspettare ancora qualche mese.

Per Seneviratne una parola d'ordine in questo caos (apparente) c'è: è «eventi estremi», che si parli di calura e siccità o di pioggia, in futuro «questa tipologia di eventi meteorologici si farà sentire in maniera più frequente  e intensa, a meno che non si trovi un modo di arginare le emissioni di CO2».

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COMMENTI
 

tartux 7 mesi fa su tio
I dati sono chiari, dal 1901 al 2015 abbiamo vissuto un aumento del 30% delle piogge considerate intense, che sono diventante anche del 12% più forti. la temperatura media è aumentata di ben 2.5°C e abbiamo perso 60% dei giorni di gelo e del volume dei ghiacciai, il tutto con un aggiunta di un aumento di frequenza e intensità delle ondate di calore. Fonti NCCS e Meteosuisse.

mnmlst 7 mesi fa su tio
Ma bastaaaaaaa!!!!!!

carlo56 7 mesi fa su tio
“l’estate più cakda di sempre” mi sembre un bell’azzardo: forse sarebbe piùgiusto dire “più calda da quando ci sono le misurazioni”. mia zia novantenne ricorda giorni caldi e senza neve in engadina a gennaio quand’era bambina, perciò senza andare indietro di millenni evidentemente episodi simi si erano già visti. poi ricordiamici le carestie ricorrenti più o meno ogni ventennio fino sl XVIII sec dovute a siccità o innondazioni in europa, e tutto ciò quando sulla terra eravamo meno di 3 miliardi e non avevamo ne auto ne industrializzazione. perciò… mi sembrano tutte opinioni in una scua un po’ modaiola

Debby 7 mesi fa su tio
Se sono gli stessi esperti che l’anno scorso dicevano che tutte le estati successive sarebbero state peggio e saremmo rimasti senza l’acqua…allora siamo apposto🤣 il cambiamento climatico è evidente ma ogni stagione ed ogni anno mutano, non si puó fare un vero pronostico

Suissefarmer 7 mesi fa su tio
Risposta a Debby
vedrai dal 2024 in avanti

SteveC 7 mesi fa su tio
Così parlò Nostradamus...
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