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SVIZZERALegge sulle vie ciclabili in vigore dal primo gennaio

28.12.22 - 11:31
I Cantoni dovranno pianificare i progetti entro il 2027, per poi realizzarli entro il 2042
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Fonte Ats
Legge sulle vie ciclabili in vigore dal primo gennaio
I Cantoni dovranno pianificare i progetti entro il 2027, per poi realizzarli entro il 2042

BERNA - Popolo e Cantoni, nel settembre del 2018, avevano accolto il decreto federale concernente le vie ciclabili, poi tradotto in legge, lo scorso 18 marzo, dal parlamento. Il Consiglio federale ne ha stabilito l'entrata in vigore per domenica.

Le attese da parte di Pro Velo, l'associazione che promuove gli interessi dei ciclisti, sono grandi. «Finora tutto dipendeva dalla buona volontà dei Cantoni. Non erano obbligati a costruire una rete di piste ciclabili, a differenza delle reti di sentieri e percorsi escursionistici», ha spiegato a Keystone-ATS Valérie Sauter, responsabile dei progetti infrastrutturali di Pro Velo Svizzera, che raggruppa 39 associazioni regionali attive sul piano locale. L'organizzazione, stando alle informazioni pubblicate sul suo sito, conta più di 39'000 soci.

Pubblicazione su carte nazionali

A partire da gennaio, i Cantoni saranno obbligati a pianificare le reti di piste ciclabili e le superfici per lo stazionamento delle due ruote. I progetti dovranno essere conclusi entro cinque anni dall'entrata in vigore della legge, cioè entro la fine del 2027. Per l'attuazione c'è invece più tempo: dovrà avvenire entro il 2042. Anche la Confederazione dovrà provvedere alla realizzazione di tracciati per le biciclette su 500 chilometri di strade di sua competenza.

La Confederazione pubblicherà inoltre geodati di base armonizzati sulla qualità e la disponibilità delle reti di percorsi ciclabili. Dovrà renderli accessibili sulle carte nazionali prodotte dall'Ufficio federale di topografia (Swisstopo).

«Ci auguriamo che il contributo finanziario della Confederazione ai progetti ciclistici nell'ambito dei programmi d'agglomerato, che finora si è attestato tra il 35% e il 40%, aumenti», ha affermato Sauter, sottolineando la necessità di rendere la bicicletta sicura per i ciclisti dagli otto agli 80 anni: «Finché non osiamo far pedalare i nostri bambini sulla strada, significa che le strade non sono adatte».

Le rotatorie e gli incroci sono particolarmente critici. A questo proposito, Pro Velo accoglie con favore il piano dell'Ufficio federale delle strade (USTRA) di lanciare l'anno prossimo test pilota per corsie ciclabili prioritarie agli incroci. Secondo l'USTRA, i luoghi e il numero di progetti non sono ancora determinati, ma diversi Cantoni e città hanno già espresso interesse.

 

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COMMENTI
 

Cula 1 anno fa su tio
La legge dove c’è la pista ciclabile obbligatorio l’uso vedi Maroggia Melano e ponte diga di Melide.Spesi molti soldi ma non vengono usate.

Gianca_Zurzi 1 anno fa su tio
Ci vorrebbe pure qualche controllo sui veloweg che regolarmente si trovano spazzatura e resti di bivacchi cartoni di pizza, bottiglie di birra etc etc

Equalizer 1 anno fa su tio
Tanto di questo passo nello sbroccare della gente, nel 2042 in bicicletta ci andranno solo nei giochini dei computer

North shore 1 anno fa su tio
meglio tardi che mai....era ora. nel nord dell'Europa é già realtà da decenni. Svizzera in forte ritardo.....sveglia! le tasse le pagano anche i ciclisti.

Scigu 1 anno fa su tio
Sarebbe molto, molto, molto, molto più saggio impiegare fondi per insegnare a ciclisti, monopattinisti ecc. il rispetto delle norme di circolazione e dei pedoni…

Adegheiz 1 anno fa su tio
Risposta a Scigu
Di base un ciclista le conosce già, ma se ne frega

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Scigu
@Scigu pienamente d'accordo. troppi ciclisti maleducati e prepotenti. E poi in montagna si va a piedi, non con la bici, e tantomeno con quella elettrica.

ZioG. 1 anno fa su tio
Realizzarli nel 2042 e collaudarli nel 2090?
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