Chi guadagna oltre 8mila franchi al mese non vuole rinunciare alla comodità di prendere l’aereo anche per brevi spostamenti
ZURIGO - La notizia non farà piacere a tutti coloro che sperano nella sopravvivenza dell'aeroporto di Lugano: i voli a corto raggio non piacciono a uno svizzero su due. È quanto emerge dai risultati di un sondaggio realizzato da Vimentis.
Il 49% dei votanti si è detto infatti d’accordo a vietarli. Un “no” categorico arriva da parte dell’11% dei votanti mentre, per il 38%, l'interdizione ha senso se la meta può essere tranquillamente raggiunta con i mezzi pubblici. Solo un 3% è contrario al divieto.
È significativo il fatto che, con l’aumentare del reddito, diminuisca la propensione a condannare con fermezza i voli a breve distanza. La maggioranza relativa a favore del divieto, è quella che appartiene alle fasce di reddito fino a 4500 franchi. Superati gli 8000 franchi mensili, la maggioranza assoluta invece vi si oppone.
Anche le differenze di età sembrano avere un peso nella scelta. Mentre in tutte le fasce d'età fino a 65 anni si tende a schierarsi con il "no", la situazione cambia tra i votanti che superano i 65 anni. Questi ultimi, accettano con più facilità questi voli anche se la destinazione è facilmente accessibile con mezzi di trasporto alternativi.