Secondo il Tribunale federale il poliziotto ginevrino ha «deliberatamente accelerato quando si trovava in una zona residenziale»
LOSANNA - Ha inseguito dei ladri guidando a 126 km/h in una zona con limite a 50 e per questo ha commesso un reato di pirateria stradale. È il parere del Tribunale federale (TF) sul caso di un poliziotto nel canton Ginevra. L'informazione, apparsa oggi sulla Tribune de Genève, è stata confermata dal legale dell'agente a Keystone-ATS.
I fatti risalgono al 2017. In prima istanza, il poliziotto era stato condannato a un anno di prigione con la condizionale, come richiesto dal Ministero pubblico. In appello però, i giudici avevano scartato la pirateria stradale, infliggendo all'uomo solo una pena pecuniaria, sempre sospesa.
Ora però, il TF chiede alla giustizia ginevrina di tornare sul dossier e di considerare l'imputato un pirata della strada. Stando all'avvocato, Romain Jordan, per Mon Repos i fatti corrispondono a questa infrazione. Tuttavia, trattandosi di un agente, la pena potrebbe essere attenuata, aggiunge il legale.
Secondo un estratto della sentenza del TF, riportata dal quotidiano romando, il poliziotto ha deliberatamente accelerato quando si trovava in una zona residenziale. In tal modo, ha accettato «di non potere, in caso di ostacolo o di presenza improvvisa di un altro utente della strada, reagire in tempo per evitare un incidente e mantenere il controllo del suo veicolo».
La politica si sta muovendo - Il caso dell'agente ginevrino aveva fatto muovere anche la politica. Poco meno di un mese fa - era il 21 gennaio - la Commissione dei trasporti del Consiglio Nazionale aveva approvato un'iniziativa parlamentare di Christian Lüscher che chiedeva una valutazione diversa nel caso di situazioni critiche. «Poliziotti, pompieri, doganieri o autisti di ambulanze non dovrebbero più temere una multa o una revoca della patente qualora violassero il codice della strada in una situazione d'emergenza».
Il consigliere nazionale ginevrino (PLR) criticava in particolare il fatto che la valutazione relativa all'obbligo di comportarsi in modo prudente venisse effettuata unicamente sulla base delle circostanze conosciute al momento del giudizio. In futuro si dovrebbe invece anche tenere conto della situazione esistente al momento dell'intervento ufficiale urgente.
L'iniziativa parlamentare è ora in attesa di essere sottoposta all'esame preliminare della commissione omologa del Consiglio degli Stati.