Il Consiglio federale si è detto pronto ad abbassare l'Iva al 2,5% (anziché il 7,7%). «Donne penalizzate ingiustamente»
BERNA - Assorbenti interni ed esterni, nonché proteggi slip, dovrebbero in futuro costare di meno. Il Consiglio federale, rispondendo affermativamente a una mozione del consigliere nazionale Jacques-André Maire (PS/NE) che raccomanda al Parlamento di accogliere, si è detto pronto ad abbassare l'Iva su questi prodotti dal 7,7%, tasso normale, al tasso preferenziale del 2,5%.
Secondo il deputato socialista, l'aliquota IVA attualmente applicata agli assorbenti interni ed esterni e ai proteggi-slip penalizza ingiustamente le donne, tanto più che «l'Unione europea ha allentato le sue pratiche per consentire agli Stati membri di introdurre un'aliquota ridotta o addirittura di rinunciare a tassare questi prodotti».
Un cambiamento simile anche in Svizzera avrebbe secondo l'autore della mozione conseguenze limitate sulle entrate della Confederazione: dai 10 ai 15 milioni di franchi su un totale di 22 miliardi, ossia pari a una diminuzione dello «0,5 per mille delle suddette entrate».
In Svizzera l’IVA su questi prodotti è già stata oggetto di proteste. Nel 2016, per esempio, le femministe del collettivo Aktivistin.ch hanno introdotto del colorante alimentare nell'acqua di 13 fontane della città di Zurigo per renderle rosse in segno di protesta.
La tampon tax - L'Iva sugli assorbenti, la cosiddetta Tampon tax, in tutto il mondo ha scatenato un acceso dibattito sostenuto dai movimenti delle femministe che ha portato molti governi a prendere provvedimenti per la sua eliminazione o riduzione. In controtendenza è l'Italia, dove il dibattito è stato acceso al termine dello scorso anno. Con l’aliquota al 22%, infatti, è uno dei paesi con percentuali più alte di tassazione insieme a Ungheria (27%), Danimarca, Svezia e Norvegia (25%). Su change.org la petizione per l'abbassamento dell'Iva sui prodotti femminili in Italia ha quasi raggiunto le 200'000 firme sotto il motto "il ciclo non è un lusso!".