Cerca e trova immobili

NEUCHÂTELL'AI le offre un aiuto e poi le chiede i soldi indietro (subito)

08.10.18 - 09:57
Una vedova, madre di tre ragazzi, dovrà restituire 16mila franchi ottenuti a causa di un errore dell'ufficio cantonale
Depositphotos
L'AI le offre un aiuto e poi le chiede i soldi indietro (subito)
Una vedova, madre di tre ragazzi, dovrà restituire 16mila franchi ottenuti a causa di un errore dell'ufficio cantonale

NEUCHÂTEL - Una proverbiale tegola. La scorsa primavera, una famiglia nel canton Neuchâtel si è vista recapitare una lettera in cui le veniva chiesto il rimborso di circa 16mila franchi, somma corrispondente ad alcune indennità AI percepite indebitamente dal figlio primogenito. Il giovane (orfano di padre) percepiva, al pari dei fratelli, una rendita ai superstiti da diversi anni. Confrontato ad alcune difficoltà nell’apprendimento, il ragazzo ha dovuto consultare un logopedista. È proprio in quell’occasione che la famiglia è stata informata da un funzionario cantonale di avere diritto ad alcune indennità.

Durante un periodo di circa due anni nessuno si è però reso conto del fatto che il giovane percepisse contemporaneamente due rendite dal primo pilastro. «Quando se ne sono accorti, ci hanno inviato direttamente un bollettino di versamento con scadenza a 30 giorni. Ho tentato di oppormi ma non hanno voluto ascoltarmi. E siccome non ho pagato tutto subito mi hanno detto che ci saranno conseguenze giudiziarie. Da un punto di vista umano siamo stati trattati in modo vergognoso», ha dichiarato la madre del ragazzo.

Per quanto possa sembrare assurdo che si possa chiedere ad una vedova, madre di tre ragazzi, di rimediare ad un errore commesso da altri, la decisione risulta legittima, come confermato dalla professoressa di diritto della sicurezza sociale Anne-Sylvie Dupont, dell’università di Neuchâtel. «La regola prevede che ogni prestazione ottenuta indebitamente debba essere rimborsata. E purtroppo sono situazioni che si presentano con una certa regolarità».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Tato50 5 anni fa su tio
Verso metà settembre ho notato che la GRANDE BELLIZONA non mi aveva mandato gli acconti d'imposta per il 2018. Da buon cittadino ho chiesto informazioni e mi è stato risposto che c'era stato un errore ma non mi hanno detto quale. La sola cosa che mi son sentito dire è che non sarebbero stati conteggiati interessi di ritardo (ci mancava pure quello). Visto che mi fido tanto ho chiesto una polizza unica e mi è arrivata un "sberla" di acconto di 2000 franchi. Vabbè, si stanno organizzando, mica possono fare tutto; prima meglio mettere a posto l'onorario dei Municipali , in fondo io abito in un "quartiere" dove hanno appena mandato le nuove tariffe per i rifiuti che dovranno rifare dopo la decisione di Zali;-(( Comiche d'altri tempi ;-))

LAMIA 5 anni fa su tio
Il calcio della pistola lo tengono sempre loro. Inutile commentare.. Bisognerebbe ad ogni burocrate augurare di subire la stessa decisione! Magari, forse, diventerebbero più umani.

Caniggia 5 anni fa su tio
Art. 64 Chi si è indebitamente arricchito non è tenuto a restituire ciò di cui provi che, al momento della ripetizione, non è più arricchito, a meno che se ne sia spossessato di mala fede o che dovesse prevedere la domanda di restituzione. bhe la signora è a posto secondo me.

marcopolo13 5 anni fa su tio
Facciamola facile facile: Se nella ditta per cui lavoro faccio un errore e la mia ditta ci perde 100'000 franchi... beh, non puoi andare a chiedere a fornitori e clienti di ripagare l'errore che ho fatto io. Perdita per la ditta e finita li. Lo stesso dovrebbe essere in questo caso. Il soci ha cannato? Beh peccato, la prossima volta vedi di non cannare. Bah

roma 5 anni fa su tio
...spero che 'sta povera crista non gli ridia indietro nemmeno un franco.

Gus 5 anni fa su tio
Risposta a roma
E non si accorgeva di ricevere una doppia rendita? Giusta la restituzione (magari a rate, visto che l'errore iniziale non è suo)

Bandito976 5 anni fa su tio
Questo purtroppo é il quadro generale della Svizzera. Lo si dipinge come un paese del benessere ma che poi in realtá si hanno le fette di salame davanti agli occhi per non vedere la povertá.

Maxy70 5 anni fa su tio
Perfetto! Soldi ricevuti per colpa di una amministrazione pubblica confusionaria, spesi sicuramente per dare da mangiare ai figli, adesso come li restituisce? Deve andare a rubare? Deve fare le marchette? Tutto questo mentre a Neuchâtel (come da noi!) in assistenza c'è sicuramente di tutto e di più. Niente di meglio per l'immagine dell'Ente pubblico.

matteo2006 5 anni fa su tio
Anche se la legge non ammette ignoranza credo che ci siano gli estremi per andare avanti e almeno avere la possibilità di pagare a rate dimostrando che è stata "ingannata" dal funzionario che ha dato informazioni errate; gli uffici cantonali che si prendano le loro responsabilità quando è giusto che sia non capisco che paura hanno ad ammettere un errore. Non dico che il funzionario debba pagare di tasca sua, o essere licenziato o quant'altro, la persona sarà informata dell'errore e chiuso immagino non sia felice di quanto successo ma il Cantone deve sostenere questi cittadini offrendo la possibilità subito enza che venga richiesta di pagare in rate piccolissime non buttarli nella gabbia dei leoni tra uffici, raccomandate, avvocati e tribunali! Paradossalmente se la Signora non avrebbe problemi a pagarsi un avvocato potrebbe portare avanti la causa per anni e magari vincerla facendosi anche pagare i danni morali causati da un errore non suo, ma visto che la Signora è già in precario equilibrio a quanto posso capire dall'articolo andrà a finire che subirà la pressione della macchina burocratica e gli toccherà pagare i 16000 più l'avvocato che non arriverà a nulla. Però è importante che vengano legalizzati gli investigatori privati per controllare gli assicurati furbetti MA DOVREBBERO ANCHE CONTROLLARE I FUNZIONARI IGNORANTI!

Stranita 5 anni fa su tio
Il cittadino che sbaglia DEVE SEMPRE PAGARE mentre se sono i funzionari a sbagliare non vanno mai incontro a conseguenze!

Tato50 5 anni fa su tio
Se l'errore è imputabile ai servizi AI credo che un po' di elasticità nel richiedere quanto percepito sarebbe un gesto coerente. Il termine "coerenza" è raramente usato; fossi stato io a capo di quel servizio i soldi li avrei fatti versare a chi ha sbagliato e rateizzato il rimborso a chi è stato vittima dell'errore.

Fran 5 anni fa su tio
Negli ufficio lavorano con i piedi w le conseguenze le affronta chi non ne ha colpa. Sempre solita solfa.

Pepperos 5 anni fa su tio
È una legge che non lascia ampi spazi di manovra! Ma su con altre iniziative per rendere il sistema più ermetico=< pago dopo quando ti ho sfiancato e poi muori.

lavecchiabignasca 5 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
indecente
NOTIZIE PIÙ LETTE