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Dopo la paura, la rabbia: «Ci hanno promesso i lavori, ma non hanno fatto nulla»

VALLESEDopo la paura, la rabbia: «Ci hanno promesso i lavori, ma non hanno fatto nulla»

09.08.18 - 10:05
I cittadini del paesino vallesano invaso dalla colata di fango puntano il dito contro il Comune: «Gli è andata bene che non ci sono stati feriti»
Keystone
Dopo la paura, la rabbia: «Ci hanno promesso i lavori, ma non hanno fatto nulla»
I cittadini del paesino vallesano invaso dalla colata di fango puntano il dito contro il Comune: «Gli è andata bene che non ci sono stati feriti»

SION - «Da un lato sono consapevole che siamo stati fortunati. Alcuni minuti prima della colata di fango mio ​​marito stava camminando con il nostro cane lungo il fiume. Fortunatamente, una signora lo ha avvertito del pericolo ed è tornato a casa in tempo. Detto questo, oltre alla paura, sono anche molto arrabbiata». Una rabbia, quella di Pierrette, dettata dall'immobilismo delle autorità di Chamson su un problema che era noto da tempo. «Sono anni che promettono di abbassare il letto del fiume, ma non è stato fatto nulla», spiega irata a 20 minutes. «Il comune può ritenersi fortunata che non vi siano stati feriti».

Pierrette abita a pochi metri da dove, martedì sera, la natura si è scatenata. E la sua casa mostra le tracce del passaggio della colata. Uno dei muri esterni del giardino è crollato, abbattuto dal fango che si è fermato a pochi centimetri dalla sua proprietà. «E ora i danni chi me li paga?», chiede sconsolata.

La risposta arriva direttamente dal sindaco del comune vallesano, Claude Crittin: «Tocca alla sua assicurazione pagare i costi, sempre che essa copra i danni alle strutture esterne». Per quanto riguarda la frustrazione causata dai ritardi nel lavoro di contenimento, il sindaco non si nasconde: «Avrebbero dovuto essere stati già conclusi. Sono passati quattro anni da quando abbiamo deciso di farli. Ma abbiamo avuto opposizioni e il dossier è rimasto bloccato a lungo a Berna. Quando ci sono sussidi federali e cantonali in gioco, ci vuole sempre molto più tempo».

Una fonte vicina al dossier, tuttavia, fa emergere un'altra versione. «Era un progetto in tre parti. Le prime due sono state realizzate circa dieci anni fa. E, all'epoca, terminare la terza era una priorità per il Municipio. Ma a seguito delle elezioni del 2012, i membri dell'esecutivo sono cambiati, così come le priorità».

Claude Crittin, da parte sua, promette di includere i 2 milioni di franchi necessari per portare a termine i lavori nel preventivo del 2019. Questa somma consentirebbe di abbassare il letto del fiume e, nel contempo, di rialzare alcuni muri di contenzione. Per quanto riguarda la durata dei lavori, che dovrebbero iniziare in primavera, si stima da uno a due anni. A breve termine, tuttavia, la priorità del sindaco è quella di incontrare i cittadini colpiti da questo disastro naturale e aiutarli nel miglior modo possibile.

E se si dovesse verificare una nuova colata di fango? Basta guardare gli sguardi preoccupati che i cittadini di Chamson lanciano verso la montagna per capire che non si sentono al sicuro. La prossima ondata potrebbe essere tra 10 anni, 5 anni, o domani ...

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COMMENTI
 

moma 5 anni fa su tio
Nel caso del monte Cengalo, il vecchio nucleo del paese non fu invaso dalla frana, solo la parte nuova è stata sommersa. Chissà perché? La risposta è semplice quanto scontata. Tutti sono responsabili, proprietari delle case e autorità che hanno rilasciato permessi. Madre natura, avanti cosi che ce lo meritiamo.

KilBill65 5 anni fa su tio
Che Berna si dia una mossa allora!!!....Siamo in Svizzera non nei "Burundi" i lavori di messa in sicurezza dovevano essere fatti prima!!....Forse gli argini avrebbero tenuto la colata di fango....E' andata bene che non c'e' scappato il morto.....

pontsort 5 anni fa su tio
Sarebbe bastato non andare a costruire nei pressi di un riale che puo diventare pericoloso. Guardacaso, a parte una casa, tutte le altre li attorno datano degli anni 90 o 2000 Poi per quanto riguarda le opposizioni non mi stupirei se tra di loro c'é qualche confinante come già successo in molti altri casi.
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