GINEVRABoeing fermo da un anno sulla pista dell’aeroporto

GINEVRA - Un Boeing 737 è fermo da un anno sulla pista dell’aeroporto di Ginevra-Cointrin. Si tratta dell’aereo presidenziale della Guinea Equatoriale, sequestrato nel giugno del 2017. È la prima volta - come riferisce la Tribune de Genève - che un velivolo di questo tipo, con i suoi 34 metri di larghezza, resta a terra per così tanto tempo nello scalo svizzero.

Il 20 giugno dello scorso anno l’aereo, con a bordo la first lady dello stato dell’Africa centrale, era stato fermato durante la procedura di decollo dall’Ufficio esecuzione e fallimenti del canton Ginevra. Il mandato proveniva da Orange, il gigante francese delle telecomunicazioni, secondo cui la Guinea Equatoriale aveva un grosso conto in sospeso.

Da Malabo - capitale dello Stato africano - era arrivata dieci giorni dopo l’opposizione al sequestro. Un reclamo accolto dal Tribunale in prima istanza, secondo cui la Svizzera non c'entrava nulla nella questione. Agli occhi dei giudici non era infatti rilevante che la Guinea Equatoriale avesse firmato su suolo svizzero, insieme a Orange, un accordo per il rimborso della somma di 135 milioni di euro, così come che il velivolo si trovasse su suolo svizzero.

In settembre, però, gli avvocati di Orange avevano inoltrato ricorso, rigettato due mesi dopo dalla Corte di giustizia. I legali di Ginevra in dicembre si sono quindi rivolti al Tribunale federale, dove la questione è ancora pendente: «La giustizia si concentra troppo sulla giurisprudenza e non abbastanza sulle leggi in vigore» secondo i legali.

Nel frattempo l’aereo resta bloccato a Cointrin, dove maturano le tasse di parcheggio. La sosta presso l’aeroporto di Ginevra costa 7,50 franchi al giorno per tonnellata. Considerato che il velivolo ha un peso di circa 75 tonnellate, dopo 12 mesi il conto ha già superato i 200’000 franchi. Importo di cui dovrà farsi carico chi perderà la causa.