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SVIZZERAOVS, salari non pagati e impiegati esasperati

08.06.18 - 11:31
Continua il calvario dei dipendenti della catena di negozi. Nel frattempo l'azienda risponde all'appello fatto dalla Federazione romanda dei consumatori
Keystone
OVS, salari non pagati e impiegati esasperati
Continua il calvario dei dipendenti della catena di negozi. Nel frattempo l'azienda risponde all'appello fatto dalla Federazione romanda dei consumatori

LOSANNA - Diversi impiegati della catena di negozi OVS hanno reagito dopo l’articolo che raccoglieva le testimonianze dei clienti che si sono visti rifiutare l’utilizzo dei loro buoni acquisto (vedi articolo correlato). Pur comprendo il disappunto e l'esasperazione dei clienti, hanno voluto testimoniare anonimamente le difficoltà alle quali devono far fronte dopo l’annuncio del probabile fallimento. Testimonianze raccolte da “20 minutes”.

Incertezza - Parte del personale, pagato a ore, non ha al momento ricevuto lo stipendio della seconda metà del mese di maggio, che avrebbe dovuto essere versato questo martedì. «Telefoniamo ogni giorno, ma ci dicono che non sanno quando ci pagheranno», racconta inquieta un’impiegata ausiliaria. I dipendenti fissi hanno invece ricevuto l’intero stipendio del mese scorso.

Non solo incertezza sui salari, ma anche sulla data del loro potenziale licenziamento. Ogni giorno, la paura di un annuncio da parte dell’azienda pesa come un macigno sulla testa dei dipendenti. «È come una bomba ad orologeria», riassume una di loro. Insomma, i clienti si lamentano di non poter usare i loro buoni, ma i dipendenti se la passano decisamente peggio.

I capi non vengono sostituiti - E come se non bastasse, ogni giorno sono confrontati con i mugugni dei clienti. Un’impiegata di una succursale vodese ha raccontato che la polizia è addirittura dovuta intervenire per regolare un alterco. Un cliente che voleva cambiare la taglia di un vestito ha cercato di impossessarsi del nuovo capo nonostante il rifiuto della commessa di procedere allo scambio. Alla fine, viste le disposizioni di OVS, la transazione non ha potuto aver luogo e il cliente è tornato a caso con lo stesso capo che voleva sostituire.

Rifiuto di incassare i buoni, le spiegazioni - OVS ha risposto alla richiesta di spiegazioni inviata dalla Federazione romanda dei consumatori (FRC): «Sfortunatamente, a causa dei vincoli giuridici imposti dalla moratoria concordataria, non siamo autorizzati dalla legge a onorare i buoni regalo emessi prima che quest'ultima venisse concessa il 30 maggio», sostiene l'azienda, chi si dice amareggiata per la situazione attuale. I clienti sono invitati a non buttare nel cestino i loro beni. Tuttavia, in caso di bancarotta, le probabilità di ottenere il corrispettivo in denaro sembrano ridotte.

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COMMENTI
 

navy 5 anni fa su tio
Fintanto che la politica farà confusione tra liberalalismo e liberismo chi la prenderà in quel posto saranno sempre gli stessi.

Bacaude 5 anni fa su tio
Se fossimo in Francia qualcuno si organizzerebbe e farebbe una bella serrata tutti i giorni davanti alla casa di chi deve pagare. Ma siamo in Svizzera e abbiamo un diritto e una maggioranza politica accondiscendenti con i fallimenti truffaldini che costano al Cantone milioni di fr. Noi continuiamo a farci la guerra di pöarett!

vulpus 5 anni fa su tio
Se hanno incassato, il miglior affare lo ha fatto la Voegele.

michel_del_tetto 5 anni fa su tio
Risposta a vulpus
in effetti. Purtroppo é difficile da capire per teste di rapa.

roma 5 anni fa su tio
...non sono meravigliato più di quel tanto

michel_del_tetto 5 anni fa su tio
si, perché i Svizzeri i debiti all'estero li pagano tutti??? Specialmente le multe in Italia. Vero???

Blobloblo 5 anni fa su tio
Risposta a michel_del_tetto
Ma piantala!!! Difendili ancora?!?!? Lavor da taglian!!!

michel_del_tetto 5 anni fa su tio
Risposta a michel_del_tetto
Non sono mai stato sfruttato e non ho mai sfruttato. Assumo i miei collaboratori sempre in base alle qualità lavorative. Invece di piangerci addosso, in Svizzera tedesca lavoriamo. Nessuno ci regala nulla, ma bisogna alzare le maniche e lavorare e non pianiucolare.

michel_del_tetto 5 anni fa su tio
Risposta a Blobloblo
Blablabla, quanti Heidis sfruttano gli stranieri in Svizzera? Ma per favore Blablabla

Blobloblo 5 anni fa su tio
Risposta a michel_del_tetto
Si fanno sfruttare!!! E sono pure d’accordo!!! È un bel po’ diverso!!! Ripeto... lavor da taglian!!!

Nicklugano 5 anni fa su tio
Risposta a michel_del_tetto
Sei anche tu uno dei tanti che si fanno sfruttare in svizzera, portando a casa il triplo dello stipendio del Belpaese ? Che ne dici di tornare a casa ?

KilBill65 5 anni fa su tio
Che vergogna!!...Bisognerebbe prima di dare il permesso a certe catene di negozi, fare dei controlli approfonditi sulle finanze di tali marchi, per poi trovarsi in situazioni che pesano, sulle teste in primis di chi ci lavora, ma anche ai relativi clienti!!....

michel_del_tetto 5 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
la catena SVIZZERA Yendi é fallita e nessuno si é messo pianiucolare, visto che era una catena rossocrociata. Nel 2018 sono fallite più di 8'000 aziende in Svizzera e non penso che si tratti esclusivamente di proprietari stranieri. Forse dipende dalla mancanza di flessibilità? Forse dalla mancata sensibilità verso i clienti? Forse dall'arroganza? Scegliete voi Giübin.

rojo22 5 anni fa su tio
E un bel sequestro della merce e dei beni? Almeno si recupera qualcosa.
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