Ovvero senza uscire dai confini nazionali. In Italia e Francia lo fanno più di uno su due. Lo psicologo: «Da noi chi non va in vacanza viene guardato con sospetto»
ZURIGO - Il 20% degli svizzeri, stando a un recente studio di Ispsos, passa le sue vacanze su suolo nazionale. Quasi un primato, considerando che la media europea è molto più alta (basti pensare che francesi, tedeschi e italiani superano tutti il 50% di vacanze patrie).
È per questo motivo che chi decide, per voglia o per necessità, di non recarsi all'estero spesso e volentieri si trova confrontato con scetticismo o addirittura biasimo, del tipo: «Che, hai paura di uscire di casa?».
La conferma arriva anche dagli esperti: «Chi passano le vacanze a casa propria spesso causano sospetto, questo perché sfidano uno status quo imperante che vede la vacanza rilassante come rimedio allo stress del lavoro. Nel migliore dei casi vengono ritenuti pigri o ignoranti», spiega lo psicologo sociale Jakub Samochowiec.
Non è così categorica, invece, Svizzera Turismo: «Non parliamo di “poltroni” da divano, gli svizzeri che decidono di restare entro i confini nazionali per le vacanze hanno a disposizione montagne, laghi e un sacco di attrazioni».