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BERNAMarketing telefonico e tariffe roaming nel mirino

07.09.17 - 09:35
Il Consiglio federale intende contrastare con maggiore efficacia la pubblicità indesiderata al telefono e le tariffe di roaming troppo elevate
Marketing telefonico e tariffe roaming nel mirino
Il Consiglio federale intende contrastare con maggiore efficacia la pubblicità indesiderata al telefono e le tariffe di roaming troppo elevate

BERNA - Il Consiglio federale intende contrastare con maggiore efficacia la pubblicità indesiderata al telefono e le tariffe di roaming troppo elevate. È quanto prevedono le modifiche introdotte nella revisione della legge sulle telecomunicazioni (LTC), il cui messaggio è stato approvato ieri dal governo.

«Nel 2003 la tecnologia di punta era quella dei cavi in rame, questo vi lascia capire a che velocità procede l'evoluzione tecnica», ha enfatizzato la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) Doris Leuthard rivolgendosi alla stampa di Palazzo federale.

Negli ultimi anni le telecomunicazioni hanno conosciuto uno sviluppo folgorante: nuove reti a banda larga consentono la trasmissione di sempre più dati a una velocità sempre maggiore. I servizi tradizionali di telecomunicazione sono soppiantati sempre più da servizi Internet come videotelefonia, messaggistica e chat.

Per questo motivo la vigente legge sulle telecomunicazioni (LTC), che risale al 1997, necessita una rinfrescata. Essa è già stata sottoposta a una prima revisione parziale nel 2007, ma l'avanzamento di Internet ha modificato profondamente il paesaggio delle telecomunicazioni.

La revisione elaborata dal DATEC mira ad adeguare la legge alle nuove circostanze: maggiore protezione dei consumatori, promozione della concorrenza e alcune deregolamentazioni e semplificazioni amministrative sono i punti principali del progetto di legge.

Per quanto concerne la protezione dei consumatori, sono previste nuove prescrizioni legali per contrastare più efficacemente il telemarketing indesiderato, o per garantire il diritto a una consulenza sulle misure tecniche per la protezione di bambini e giovani quando si stipula un abbonamento Internet.

In futuro i fornitori di accesso alla rete dovranno informare il pubblico in caso di differenziazioni a livello di quantità di dati trasmessi, questo - ha precisato Leuthard - per evitare ad esempio che alcune società vengano volutamente «svantaggiate» rispetto ad altre, con considerevoli conseguenze economiche. I fornitori dovranno anche informare con trasparenza sulla qualità effettiva dei loro servizi, in particolare sulla velocità dell'accesso a Internet.

Nel settore del roaming internazionale, il disegno propone disposizioni che autorizzano il Consiglio federale a lottare contro l'applicazione di prezzi al dettaglio eccessivamente elevati. «Nell'Ue il roaming è stato abolito dalla scorsa estate», ha ricordato la presidente della Confederazione. «Noi non facciamo parte dell'Ue e non abbiamo un accordo in questo senso, ma miriamo a trovare soluzioni soddisfacenti con i fornitori di accesso». In particolare si interverrà sul sistema di fatturazione, passando dall'unità di riferimento «minuti» a quella «secondi» per quanto riguarda la durata delle chiamate e fatturando il traffico dati in maniera più precisa riguardo alla quantità (arrotondando a 10 kilo octet/Ko).

Riguardo alla promozione della concorrenza, in futuro, in presenza di distorsioni di mercato, il Consiglio federale deve poter prevedere un accesso tecnologicamente neutro al collegamento d'utente. Concretamente, i fornitori che occupano una posizione dominante sul mercato (come Swisscom) dovrebbero consentire l'accesso sia al tradizionale collegamento in rame sia ai collegamenti basati sulle nuove tecnologie (ad esempio fibra ottica).

Parallelamente, gli operatori di rete ottengono il diritto di allacciarsi al punto di accesso degli edifici e di utilizzare congiuntamente gli impianti di telecomunicazione collocati all'interno delle costruzioni. Questa soluzione offre in linea di principio a tutti i fornitori l'opportunità di proporre le proprie offerte ai clienti.

Questa decisione è stata adottata dopo che in procedura di consultazione è emersa una chiara opposizione all'idea di affidare alla Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) il compito di garantire agli operatori l'accesso alle reti di un concorrente con posizione dominante. «La ComCom non avrà carta bianca», ha precisato Leuthard.

Il progetto di legge prevede anche misure di deregolamentazione e semplificazioni amministrative. Esse renderanno più flessibile l'utilizzazione delle frequenze: una concessione sarà necessaria solo in casi eccezionali, mentre la commercializzazione delle frequenze e l'utenza in comune delle infrastrutture saranno promosse.

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