Cerca e trova immobili

SVIZZERA / AUSTRALIAIl mistero dello scheletro è stato risolto: i resti appartengono a uno svizzero

16.07.17 - 22:59
L’uomo è stato riconosciuto dalle foto diffuse dalla polizia della Tasmania, trovate nello zaino accanto al corpo
Polizia della Tasmania
Il mistero dello scheletro è stato risolto: i resti appartengono a uno svizzero
L’uomo è stato riconosciuto dalle foto diffuse dalla polizia della Tasmania, trovate nello zaino accanto al corpo

HOBART - Non lontano dal rifugio nella valle di Huon, a sud ovest della capitale della Tasmania, domenica scorsa due escursionisti si sono imbattuti in un’inquietante scoperta. I due hanno rinvenuto uno scheletro umano, accanto al quale giaceva uno zaino. Dentro c'erano vestiti maschili, una scheda SD con alcune foto e franchi svizzeri. Un indizio, quest’ultimo, che alla polizia locale ha fatto immediatamente pensare che i resti ritrovati appartenessero a un turista svizzero o a una persona che ci era stato prima di arrivare in Australia.

Da lì, la decisione di rendere pubblica – via Facebook – una delle foto contenute nella scheda SD, con lo scopo di identificare quanto prima la vittima.

Un’operazione, questa, che in pochi giorni ha dato i suoi frutti. Si tratterebbe a tutti gli effetti di uno svizzero, Thomas M., di 44 anni, visto l’ultima volta dalla famiglia nel dicembre 2010, prima di partire per l’estero. A riconoscere nella foto Thomas M. è stato un suo amico, Michael Nydegger, che – stando alle notizie fornite da ABC – ha contattato la polizia della Tasmania, spiegando che l’uomo «aveva scelto di vivere la sua vita in maniera completamente diversa». Aveva fatto le valigie e aveva deciso di partire per vivere una nuova vita, ricominciando da zero.

L’amico dell’uomo ha inoltre confermato il suo viaggio in Tasmania. «Gli piaceva pescare». Secondo lui Thomas M. sarebbe morto per un incidente. «Forse è caduto, o si è perso». 

Il fratello della vittima, informato della sua scomparsa dalla polizia della Tasmania, ha detto che «è una notizia molto triste, che ci sorprende tutti». Da quando aveva lasciato la Svizzera, nel 2010, Thomas M. non non aveva mai contattato neppure la sua famiglia. «Sapevo che prima o poi si sarebbe fatto sentire», era la sua speranza.

Ufficialmente i resti non sono ancora stati identificati ed è stata aperta un’inchiesta. Le autorità della Tasmania sono attualmente in contatto con quelle svizzere.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE