A lanciare l’appello è Giorgio Tuti, presidente del sindacato del personale dei trasporti SEV, che si rivolge a FFS, BLS e SOB
BERNA - Il presidente del Sindacato del personale dei trasporti (SEV) Giorgio Tuti ha lanciato un appello invitando le aziende FFS, BLS e SOB a sedersi attorno a un tavolo per evitare una frammentazione del traffico a lunga percorrenza.
In occasione della sua relazione in apertura del Congresso del SEV, Tuti ha aspramente criticato la politica dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT): «La liberalizzazione voluta dall’UFT nella sua Visione 2030, esiste ancora ed esiste grazie all’appoggio del DATEC e della sua direttrice Doris Leuthard; è infatti la consigliera federale ad essere dietro a questa politica». Il presidente del sindacato ha aggiunto: «Come SEV combatteremo questa politica. Poiché il prezzo di questa concorrenza sarà il personale a pagarlo!». Giorgio Tuti ha poi lanciato «un appello alle aziende FFS, BLS e SOB affinché si accordino nell’ambito del rinnovo delle concessioni del traffico a lunga percorrenza».
Giorgio Tuti non ha mancato di criticare la politica europea: «L’Unione europea non ha mai tracciato un bilancio sulle conseguenze della propria politica dei trasporti basata sulla concorrenza. Il dumping è ovunque in Europa».
Il presidente del SEV ha poi difeso la riforma Previdenza vecchiaia 2020: «Si tratta di un autentico compromesso che occorre valutare attentamente. Il progetto sui cui dovremo votare il 24 settembre è da sostenere, malgrado qualche rospo da ingoiare».
Direzione sindacale rieletta - Il presidente Giorgio Tuti, la vicepresidente Barbara Spalinger, il vicepresidente Manuel Avallone e l’amministratore delle finanze Aroldo Cambi guideranno il SEV per i prossimi quattro anni. Il Congresso, che si svolge presso il Kursaal a Berna, ha confermato i quattro dirigenti sindacali per altri quattro anni. Le elezioni non sono state contestate.