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BERNAIl 99% della soia importata è prodotta responsabilmente

31.03.17 - 12:06
Nel 2006 la percentuale che arrivava da una coltivazione responsabile era dell'1%
Il 99% della soia importata è prodotta responsabilmente
Nel 2006 la percentuale che arrivava da una coltivazione responsabile era dell'1%

BERNA - L'anno scorso la Svizzera ha importato 271'571 tonnellate di soia destinate al foraggio del bestiame. Il 99% è stato prodotto in maniera responsabile, afferma oggi in un comunicato la Rete svizzera per la soia, vale a dire rispettando ecosistemi come le foreste vergini.

Si tratta di un risultato notevole, si legge nella nota, dato che la produzione di questo legume secondo criteri ecologici e sociali nel mondo ha luogo soltanto nel 2% dei casi.

Il settore elvetico della carne, dei latticini e delle uova ha dunque puntato su questo tipo di soia rigorosamente non transgenica per nutrire gli animali, invertendo la tendenza rispetto a dieci anni fa. Nel 2006 infatti, la percentuale che arrivava da una coltivazione responsabile era dell'1%. La quota è poi progressivamente salita, attestandosi ad esempio al 30% nel 2009, al 67% nel 2012 e al 94% nel 2015.

Stando al comunicato odierno, ciò è stato possibile perché marchi tra cui Bio Suisse e Coop Naturafarm hanno inserito delle prescrizioni obbligatorie riguardanti la soia nelle loro direttive per l'alimentazione.

Recentemente sono anche state stabilite nuove relazioni con fornitori europei: la quota di soia in arrivo dal vecchio continente è così passata in sei anni dall'1 al 20%. In aumento anche il contributo apportato dai coltivatori elvetici.

Durante la prossima assemblea in programma il 5 settembre a Delley (FR), la Rete svizzera per la soia, fondata nel 2011, accoglierà tre nuovi membri: Bell, Lidl Svizzera e l'Associazione svizzera dei cereali e dell'alimentazione animale.

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