La diatriba con delle donne musulmane provenienti dall'Alsazia ha costretto la piscina di Eglisee ad introdurre nuove regole di comportamento e di vestiario
BASILEA - «Sì a topless, bikini e costumi da bagno. No (in parte) ai burkini». È questa la decisione presa dal responsabile della piscina Eglisee, Peter Howald, e comunicata oggi alla stampa.
Le donne musulmane non potranno più indossare l'indumento largo, in voga negli ultimi anni in alcuni paesi islamici, poiché «difficilmente distinguibile dagli abiti indossati durante la vita di tutti i giorni, e quindi poco igienico». Il burkini aderente verrà per contro ancora ammesso.
Niente bambini - Nella piscina femminile, non saranno neppure più ammessi bambini (di sesso maschile) ad eccezione dei neonati. Fino ad ora il divieto concerneva solo coloro che avevano più di 6 anni. Queste due nuove regole vogliono scoraggiare l'arrivo di alcune donne musulmane tradizionaliste in provenienza dall'Alsazia. L'estate scorsa si erano spostate in centinaia con i loro figli e avevano colonizzato tutta la piscina "femminile". «Si aspettavano di trovare qualcosa di conforme alle tradizioni musulmane e si sono molto lamentate per la presenza di dipendenti uomini e delle donne a seno scoperto».
Violenze - La polizia basilese aveva dovuto intervenire per sedare dei violenti scontri. Sorti per questi motivi. Le donne musulmane pretendevano l'istituzione delle loro regole in piscina. Le autorità di Basilea Città hanno da parte loro risposto con un «no categorico». Un tentativo di mediazione è fallito miseramente.
Vignette - Vignette e disegni, collocati alla cassa e all'entrata della piscina delle donne, rendono attenti i clienti sulle nuove regole. Il Comitato musulmano di Basilea Città si occuperà di avvisare ed informare le musulmane provenienti dall'Alsazia.