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IL SORPASSO A… DUE RUOTEBagnaia “rischia” di dominare per anni

31.08.23 - 17:38
La F1 piange per Verstappen, la MotoGP gode con Bagnaia
keystone-sda.ch / STR (DOMINIK ANGERER)
Bagnaia “rischia” di dominare per anni
La F1 piange per Verstappen, la MotoGP gode con Bagnaia
Lo spettacolo è sempre garantito.
SPORT: Risultati e classifiche

MONTMELÓ - Alle persone non va mai bene niente. Fa caldo e sognano il freddo, le temperature crollano, e subito a rimpiangere le giornate da maglietta e pantaloncini corti.

È così anche nella moto. Negli anni in cui Valentino Rossi e, dopo di lui, Marc Marquez, dominavano la MotoGP, per molti le corse erano una noia perché a vincere erano sempre loro, spesso senza alcuna battaglia, e agli altri rimanevano solo le briciole.

Poi, nel 2020, Marc si è rotto il braccio cadendo a Jerez, e da allora per lungo tempo ogni domenica è stata una lotteria, nella quale i piloti e le diverse moto su cui puntare per la vittoria erano tanti. E anche allora tra gli appassionati c’era chi brontolava, perché i papabili erano troppi e non si vedeva il campione. E poi si diceva che con l’elettronica standard, le stesse gomme per tutti, l’aerodinamica esagerata… insomma la MotoGP era diventata troppo facile. 

Quindi, dopo il gran finale 2022 ricco di pathos, da quest’anno abbiamo ricominciato a vedere un dominio. Di marca, innanzitutto, perché delle 20 gare fin qui disputate tra Sprint e GP, la Ducati ne ha vinte ben 16, lasciando le briciole a tutti gli altri (una gara ciascuno Honda e Aprilia, due Sprint la KTM). Ma anche di piloti, perché con quasi la metà di vittorie (5 la domenica, 4 il sabato), Francesco Bagnaia sta facendo la differenza, legittimando sempre più quel titolo conquistato lo scorso anno e, soprattutto, proponendosi come il campione da battere per il prossimo futuro. Quella di Pecco e della GP23 è una superiorità che in questo momento sta oscurando tutti gli altri e che, in certi fine settimana, come appunto accaduto a Zeltweg, finisce per “ammazzare” lo show.

E non è soltanto una questione di aerodinamica esasperata, come molti continuano a sostenere, ma semplicemente di avere fatto i compiti meglio degli altri. Le gare di MotoGP sono quasi sempre esaltanti, e anche se a giocarsi la vittoria spesso sono piloti che guidano le stesse moto, Ducati e KTM su tutte, lo spettacolo è comunque garantito. Sicuramente non come in una Formula 1 dove, oltre a vincere sempre gli stessi (Max Verstappen e la Red Bull sono in questo momento ancora più incisivi della coppia Bagnaia-Ducati), per garantire i sorpassi - alla base dello show - si è dovuto ricorrere all’artificio del Drs e, dopo qualche duello iniziale, il calo delle gomme porta a una noia soporifera.

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COMMENTI
 

Lello 8 mesi fa su tio
piu che altro la Moto GP gode per la Ducati,che probabilmente avrà vita facile per i prossimi anni,viste le 8 moto in griglia e la superiorità attuale sulle altre case,ma Pecco non credo che per il momento lo si possa paragonare a Verstappen
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