I biancoblù hanno messo lo spareggio sui giusti binari. Il divario con i campioni di LNB si è però assottigliato rispetto al passato: in futuro salvarsi potrebbe non essere più tanto semplice
AMBRÌ - Due match di vantaggio nello spareggio contro il Langenthal: un Ambrì contrattissimo non poteva sperare di meglio a questo punto del suo cammino verso la salvezza.
I biancoblù non sono brillanti? Non stanno affossando un avversario che, sulla carta, ha la metà del loro talento? Poco male. Davanti allo spettro di una clamorosa - e dolorosissima - retrocessione, i leventinesi non devono certo guardare alla forma. Non devono pensare ai fronzoli. Vincere serviva e vincere, tra pene inenarrabili dei tifosi, è stato fatto. Il 2-0 nella serie è un piccolo diamante da custodire con cura e, possibilmente, da rendere ancor più prezioso domani sera alla Valascia, quando gara-3 potrebbe definitivamente indirizzare la sfida con il Langenthal. Un nuovo successo, pur sporco, brutto o di rapina, renderebbe infatti quasi inattaccabile la posizione di Duca e soci e fiaccherebbe clamorosamente morale e spinta dei bernesi.
La truppa di coach O'Leary ha fin qui svolto alla perfezione il proprio compito, mostrando limiti evidenti ma anche grande ordine, cuore e passione. Probabilmente non ha le capacità e la forza per sorprendere una rivale di LNA - per quanto limitata e contratta sia quella che si sta trovando di fronte - però non è lontanissima. L'Ambrì deve dunque prestare la massima attenzione, in questa settimana, nella quale potrebbe legittimare la propria salvezza, come anche nel futuro a medio termine. Perdere ulteriormente competitività potrebbe infatti equivalere all'autocondanna a una futura discesa negli inferi. Per questi pensieri è in ogni caso presto: si faranno a campionato archiviato. Per ora, prima di tutto, c'è una serie da chiudere. Da vincere.