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CARNET NOIRLa tristezza è tanta: «Addio grande campione»

08.01.24 - 21:31
Sono numerosi i messaggi di cordoglio nei confronti della leggenda teutonica Franz Beckenbauer.
Imago, archivio
Franz Beckenbauer nel 1974 alza la Coppa del Mondo al cielo.
Franz Beckenbauer nel 1974 alza la Coppa del Mondo al cielo.
La tristezza è tanta: «Addio grande campione»
Sono numerosi i messaggi di cordoglio nei confronti della leggenda teutonica Franz Beckenbauer.
Nella sua carriera ha conquistato, fra gli altri trofei, tre Coppe dei Campioni, due Palloni d'Oro, un Europeo e un Mondiale da giocatore, più una rassegna iridata da allenatore alla guida della Germania.
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MONACO DI BAVIERA - Il decesso di Franz Beckenbauer non ha lasciato indifferente il mondo del pallone. Non sono note le cause esatte della morte del 78enne, anche se da anni il "Kaiser" combatteva con diversi problemi di salute.

La leggenda nata a Monaco di Baviera ha segnato un'era del calcio ed è considerato uno dei giocatori tedeschi più forti e vincenti della storia. Nella sua carriera - sia da giocatore sia da allenatore - lo storico libero ha conquistato numerosi trofei e fra questi spiccano le vittorie ottenute ai Mondiali, nel 1974 da capitano della Mannscahft e nel 1990 in qualità di commissario tecnico. Nella sua bacheca figurano anche, tra le altre Coppe, cinque campionati tedeschi con il Bayern Monaco - quattro da giocatore e uno da coach - uno con l'Amburgo a fine carriera, più due Palloni d'Oro (1972 e 1976), oltre che un Europeo con la sua nazionale (1972) e tre Coppe dei Campioni con i bavaresi (1974, 1975 e 1976).

Di seguito gli omaggi ricevuti da Franz Beckenbauer dal mondo del calcio:

Il Bayern Monaco è il club che si è sentito più toccato dalla sua scomparsa. Ricordiamo che Beckenbauer ha difeso i colori dei bavaresi dal 1964 al 1977 e poi si è seduto sulla panchina nel 1994 e nel 1996: «Il mondo dell’FC Bayern Monaco non è più quello di una volta, all'improvviso è diventato più cupo, più silenzioso e più povero. I campioni tedeschi dei record piangono la perdita di Franz Beckenbauer, l’unico “Kaiser”, senza il quale l’FC Bayern non sarebbe mai diventato il club che è oggi. Riposa in pace».

Anche la Federazione calcistica della Germania si è espressa sui propri canali: «Riposa in pace, Franz Beckenbauer. Uno dei migliori giocatori che questo sport abbia mai visto e un leader naturale. Mancherà profondamente a tutti noi».

Dello stesso avviso anche Rudi Völler, direttore della Mannschaft: «Il Kaiser ha ispirato più di una generazione del pallone. Rimarrà per sempre la luce splendente del calcio tedesco».

Poi è stato il turno del vicepresidente della Federcalcio teutonica, Hans-Joachim Watzke. «Franz Beckenbauer è stato sicuramente il più grande calciatore tedesco di tutti i tempi e, soprattutto, una delle persone più grandi che abbia mai incontrato. Addio grande campione».

Dal canto suo anche l'Amburgo - squadra per la quale ha difeso i colori dal 1980 al 1982 e con cui ha vinto una Bundesliga - ha voluto omaggiare il suo ex campione. «È morto Franz Beckenbauer. La leggenda del calcio tedesco è deceduta all'età di 78 anni. I nostri pensieri sono con la famiglia e i parenti. Riposa in pace, Imperatore».

La Bundesliga...: «La famiglia della Bundesliga è sconvolta nell'apprendere della morte di Franz Beckenbauer. Una vera icona, prima, ora e sempre. RIP, Imperatore».

Anche i club di Premier League, Liga, Ligue 1 e Serie A hanno espresso i loro omaggi, con l'Inter che ha scritto attraverso Twitter: «Esempio di classe e correttezza, leggenda del calcio mondiale: il Club e tutto il mondo nerazzurro si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Franz Beckenbauer».

Infine anche le parole di Karl-Heinz Rummenigge: «Tutto il mondo del calcio piange il nostro amico Franz. Il Bayern dovrebbe organizzare una festa d'addio nello stadio che, senza di lui, non ci sarebbe mai stato».... e di Andreas Brehme, che realizzò il gol vittoria nella finale contro l'Argentina ai Mondiali del 1990: «Diventammo campioni del mondo grazie a lui. Aveva tutta la rosa in mano e noi avevamo grande rispetto per lui. Gli dobbiamo molto tutti quanti».

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COMMENTI
 

Didimon 3 mesi fa su tio
ma che ipocrisia questa storia delle morti di personaggi famosi ... tutti a piangere e dispiacersi .. ma ogni giorno muoiono migliaia di bambini innocenti e persone che a nessuno frega .. complimenti

cle72 3 mesi fa su tio
Risposta a Didimon
Aggiungo, bambini che muoiono di fame e stenti nella povertà assoluta.. E il mondo sta a guardare, visto che non tocca nessuno, sono "lontane" queste realtà. Eppure i miliardi stanziati per vaccini farlocchi, sono usciti nel giro di pochi giorni. La differenza, i vaccini hanno creato ricchezza alle multinazionali farmaceutiche. Sfamare dei bambini per evitare la loro morte, sarebbe solo un costo. Una pacca sulle spalle e un bravi, non vale miliardi... Questo è l'umanità, questo è il mondo.

Tirasass 3 mesi fa su tio
Risposta a Didimon
Capisco ciò che intendi dire, ma qui siamo sotto la rubrica sportiva e ci sta che dispiaccia per una perdita come Beckenbauer o Pelé. L'indignazione x il resto di quel che dici riportiamola pf nelle rubriche Ticino, Svizzera e Mondo dove imperversano i guerrafondai e i filibustietri economici
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