Il presidente bianconero: «Andrea è l’unica certezza che abbiamo trovato, ora gli diamo una possibilità importante. Mercato? Valutiamo lo scambio Sulmoni-Tosetti»
LUGANO - «Alla ripresa dell’attività in vista della nuova stagione (fissata per lunedì 20 giugno, ndr) gli allenamenti del Lugano saranno diretti ad interim dal tecnico della formazione U21 Andrea Manzo». Con questo comunicato, pubblicato stamani sul proprio sito ufficiale, la società bianconera ha sorpreso un po' tutti affidando la panchina al 54enne italiano.
Letta la nota del club, tifosi e addetti ai lavori si sono però chiesti immediatamente cosa si intendesse (in termini di tempo) con la precisazione "ad interim". Una settimana? Un mese? Per l'esordio stagionale - in programma il 23 luglio a Cornaredo contro il Lucerna - i bianconeri potrebbero avere un nuovo mister? Assolutamente no, parola di Angelo Renzetti.
«Andrea Manzo è l’unica certezza che abbiamo trovato - ha spiegato il numero uno bianconero - Era l’unico che potesse soddisfare il nostro fabbisogno rispettando anche esigenze e capacità economiche. Ci serviva la persona giusta, che conoscesse l’ambiente e i giocatori. Ora gli diamo una possibilità importante e sono convinto che se la giocherà bene fino in fondo, tutto il resto (Tramezzani, Sforza, Vivarini, ndr) è storia… per un motivo o per l’altro non abbiamo potuto concretizzare altre trattative. Quanto resterà? Manzo può andare avanti anche un anno o due… Ora ha “in mano il pallino”, questa è una grossa sfida anche per lui. Per la prima volta svolgerà il ruolo di allenatore principale. Nel caso in cui si giocasse bene le sue chance “quell’interim” lo tireremmo via subito, altrimenti dovremo fare qualcosa».
Basta sorprese, a questo punto Manzo inizierà (quantomeno) la stagione... «Sicuramente. Ora è lui l’allenatore del Lugano. Altre trattative? No, non cerco più nessuno. Rimpianti? Avevamo bisogno di certezze e questa è la scelta più sicura. Ora le risposte le darà il campo».
Svelato il nome del mister, ora anche il mercato potrebbe sbloccarsi. «Anche in questo caso siamo confrontati con i nostri limiti. Ora la prima cosa da fare è capire se concretizzare o meno lo scambio Sulmoni-Tosetti proposto dal Thun: dovremo valutare se ci basta il conguaglio. Ad ogni modo quello arretrato è il reparto dove abbiamo più mancanze, in quanto sono scaduti i contratti di Datkovic, Djuric e Malvino e probabilmente partirà anche Jozinovic».
E su centrocampo e attacco... «Per il centrocampo confermeremo Sabbatini e poi vedremo, in quel reparto siamo già messi bene. Certo se si dovesse presentare una bella occasione, la classica ciliegina sulla torta, la valuteremo. Davanti invece “uscirà” Susjnar e con l’eventuale partenza di Tosetti avremo bisogno almeno due giocatori importanti, elementi capaci di fare la differenza. Ad ogni modo non dimentichiamoci che sotto contratto abbiamo già l’astro nascente Assan, che non farà rimpiangere nessuno».