Deluso, John Millman si è rammaricato per le occasioni non sfruttate nel super tie-break. «Roger ha avuto più supporto di quanto ne abbia avuto io»
MELBOURNE (Australia) – I “se” contano poco, quasi nulla, soprattutto nello sport, dove vittorie e sconfitte sono decise da numeri, da punti. Le recriminazioni di John Millman, conscio di aver sprecato un'occasione ghiottissima contro Federer, lasciano quindi il tempo che trovano. L'australiano è però andato davvero vicino a una nuova impresa contro il basilese (già eliminato agli US Open 2018), fallita solo per questione di centimetri e particolari.
«Sull'8-8 del super tie-break ho avuto una possibilità - ha raccontato proprio il 30enne - E se fossi andato sul 9-8, chi lo sa... Non ho giocato male e ho fatto le scelte giuste. È stato doloroso perdere? Lo è ancora, a dire il vero. Probabilmente avrei preferito uscire sconfitto 5-10 o qualcosa del genere, piuttosto che essere rimontato da 8-4. Ovviamente sarebbe stato bello se avessi piazzato un ace, avessi avuto a disposizione dei match point e lo avessi messo a letto».
A Melbourne, l'australiano non ha avuto tutto il pubblico dalla sua parte. «Amo il tifo e provo a sfruttarlo quando gioco qui. Sono molto grato che tutti siano rimasti a guardare la sfida, anche se qualcuno dei tanti seduti sugli spalti mi ha voltato le spalle: Roger ha probabilmente avuto più supporto di quanto ne abbia avuto io».