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Valute e FrontiereAumento IVA: cosa è cambiato in Svizzera dal primo gennaio

17.01.24 - 08:30
CambiaValute.ch
Aumento IVA: cosa è cambiato in Svizzera dal primo gennaio

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L'incremento dell'IVA previsto dalla riforma dell'AVS è entrato in vigore il primo gennaio 2024. Cambia anche il rimborso sul Tax free shopping

È scattato il primo gennaio l'aumento dell'IVA in Svizzera, previsto per sostenere i costi della riforma della previdenza sociale AVS21. L'IVA normale applicata a servizi auto, alcool e tabacchi, orologi e gioielli passerà dal 7,7% all'8,1%, quella ridotta per derrate alimentari, medicine, giornali e libri dal 2,5% al 2,6% e quella speciale per il settore alberghiero dal 3,7% al 3,8%.

Incremento IVA: il peso sulle famiglie in base al reddito

L'IVA, o imposta sul valore aggiunto, è un’imposta sui consumi e un’importante fonte di reddito per lo Stato. Viene pagata dai consumatori ma riscossa presso le imprese. Il prezzo che i clienti pagano per merci e servizi comprende già l’IVA. L’impresa che vende le merci e i servizi incassa l’IVA e la versa successivamente allo Stato.

Si tratta di un'imposta che si applica a tutti i consumatori e le consumatrici in maniera indiscriminata, ma che grava in maniera più incisiva sulle famiglie con un reddito più basso.

In termini assoluti, chi ha un reddito più alto spende di più e quindi versa, nelle casse dello Stato, circa tre volte in più rispetto a chi ha un reddito più basso ma in termini relativi il discorso cambia, spiega Frank Marty, esperto fiscale dell’associazione economica Economiesuisse: “L’aumento dell’IVA colpisce più duramente le famiglie a basso reddito". Chi ha un reddito più alto pagherà in media circa lo 0,15% mentre chi ha un reddito più basso si vedrà portare via circa lo 0,24% dello stipendio, una differenza sostanziosa. L'aumento medio dei costi per famiglia delle nuove aliquote è stato calcolato in circa 200 franchi all'anno dall'Aargauer Zeitung. In media, secondo la Confederazione, per ogni 100 franchi di spesa si spenderanno 40 centesimi in più.

Un'aggravio fiscale che si aggiunge agli altri aumenti del costo della vita, come il costo dell'elettricità, l'aumento degli affitti e, soprattutto, dell'assicurazione sanitaria.

Tax free shopping: nuovo anno, nuove regole

L’aumento dell’IVA in Svizzera non è l’unica novità del 2024. Cambiano infatti anche le regole fiscali del tax free shopping in Italia. Il tax free shopping consente ai cittadini che risiedono o sono domiciliati fuori dai confini dell'Unione europea di fare acquisti di beni a uso personale o familiare ottenendo il rimborso dell'IVA. Nella pratica, i turisti stranieri acquistano prodotti in Italia nei negozi tax free e ottengono il rimborso dell'IVA compresa nel prezzo d'acquisto pagato.

Dall'1 gennaio 2024, per effetto della nuova legge di bilancio approvata dal parlamento italiano, la soglia di spesa necessaria per poter usufruire dell'agevolazione è stata ridotta da 154,90 a soli 70 euro. Questa modifica, contenuta nella Legge di Bilancio, avvicina l'Italia alle scelte fatte da altri paesi della comunità europea e ha l’obiettivo di stimolare il settore del turismo e incentivare l'acquisto di beni prodotti in Italia e il commercio italiano. Rappresenta, tuttavia, un atto di concorrenza nei confronti della Svizzera, nazione che non fa parte dell’Unione europea. Diventa infatti più conveniente per i cittadini che risiedono nella Confederazione acquistare prodotti in Italia.

Per contrastare la scelta dell’Italia in Svizzera è in corso una consultazione, che avrà termine il 15 marzo 2024, per stabilire se abbassare la soglia di esenzione del pagamento dell'IVA sulle merci importate da 300 a 150 franchi. Attualmente chi compra merci fuori dalla Svizzera per un importo massimo di 300 franchi non deve dichiarare nulla alla dogana e non paga alcuna tassa. In aggiunta otterrà il rimborso dell’IVA. il dimezzamento della soglia renderebbe meno conveniente acquistare oltreconfine favorendo invece gli acquisti in Svizzera.

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Questo articolo è stato realizzato da CambiaValute.ch, non fa parte del contenuto redazionale.
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