“Metro Exodus“ è uno sparatutto un po' fuori dal tempo ma che non dovete assolutamente lasciarvi scappare
MALTA - Nel 2019 trovare uno shooter in prima persona che metta al centro dell'esperienza la trama e l'atmosfera, sorprende parecchio. Ma una sorpresa di quelle che fanno davvero piacere.
Visto che i canoni del genere ormai sono legati in maniera indissolubile al multiplayer online (chi ha detto battle royale?) oppure al mondo aperto più o meno libero trovarsi fra le mani qualcosa come “Metro Exodus” lascia per un attimo basiti. Eppure non sarebbe proprio caso, calcolando che si tratta dell'ultima iterazione di una serie, quella di “Metro” dell'ucraina/maltese 4A Games, che le sue cosette le ha già dimostrate.
Ambientato in un fantascientifico dopobomba, nella civiltà sotterranea e superstite di Mosca ci mette nei panni di Artyom, un guerriero ed esploratore che quel “vecchio mondo” proprio non riesce a toglierselo dalla testa. Accompagnato dalla moglie Anna (personaggio tra l'altro fondamentale azzeccatissimo) inizierà quindi il suo viaggio della speranza verso quel grande esterno che però si rivelerà ben più complesso e inospitale di quanto sognato.
Forse non proprio fra i primi della lista per le meccaniche di shooting, “Exodus“ si rifà con storia, personaggi e feeling. La Russia post-apocalittica è davvero da togliere il fiato: dai cunicoli tutti metallo e muffa, passando per le superfici cittadine avvolte dal ghiaccio fino alla campagna riarsa, c'è molta varietà.
L'impianto grafico è di primissimo livello, con una gran cura nei modelli e nel motion capture e si fa piacere parecchio anche sulle console più debolucce, mentre su Pc proprio scintilla.
Insomma, non è così semplice trovarci dei difetti. L'unico che ci viene in mente è che, per via della sua leggera legnosità di gameplay, all'inizio si fa un po' fatica a entrarci. Una volta superato questo scoglietto, è tutta discesa (e che discesa).
VOTO: 9
“Metro Exodus“ è disponibile per Playstation 4 (versione provata), Xbox One e Pc Windows. Lo abbiamo recensito con una copia gentilmente messa a disposizione da Koch Media.
ZAF