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Minacce al candidato presidenziale poi ucciso: trasferito un superboss

ECUADORMinacce al candidato presidenziale poi ucciso: trasferito un superboss

13.08.23 - 11:32
Ci sono voluti 4000 tra poliziotti e militari per garantire lo spostamento di Adolfo 'Fito' Macias
REUTERS
Fonte Ats Ans
Minacce al candidato presidenziale poi ucciso: trasferito un superboss
Ci sono voluti 4000 tra poliziotti e militari per garantire lo spostamento di Adolfo 'Fito' Macias

GUAYAQUIL - Circa 4000 tra soldati e agenti di polizia hanno preso parte sabato al trasferimento in un carcere di massima sicurezza del capo della banda più potente dell'Ecuador, accusato di aver minacciato di morte Fernando Villavicencio, il candidato presidenziale assassinato tre giorni fa. Lo riferiscono le autorità.

I soldati e gli agenti, pesantemente armati, sono entrati all'alba con mezzi blindati nel Centro di privazione della libertà numero otto di Guayaquil dove si trovava Adolfo 'Fito' Macias, capo della formidabile banda criminale 'Los Choneros'. Il filmato pubblicato dalle forze di sicurezza sui social media mostra un uomo corpulento e barbuto che viene arrestato dagli agenti con le mani sulla testa, poi a terra con le mani legate tra decine di altri prigionieri.

Il trasferimento - Il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso ha poi annunciato su X (ex Twitter) che 'Fit' è stato trasferito a La Roca, un carcere di massima sicurezza con 150 posti letto situato nello stesso complesso carcerario di Guayaquil. Secondo le autorità, 'Fito' e i suoi uomini controllavano almeno un edificio del carcere dove era precedentemente detenuto.

L'omicidio di Villavicencio - Il nome di 'Fito' è sulle prime pagine dei giornali in Ecuador dal giorno dell'omicidio di Fernando Villavicencio, 59 anni, candidato centrista che era secondo nei sondaggi per le elezioni presidenziali previste per il 20 agosto. La vittima aveva affermato la scorsa settimana che il capo della banda, condannato a 34 anni di carcere per omicidio e traffico di droga, lo aveva minacciato di morte. Ex giornalista e membro del Congresso, Villavicencio aveva indagato sul traffico di droga nel suo Paese. Sei cittadini colombiani sono stati arrestati per la sua uccisione e un settimo è stato ucciso in una sparatoria con le guardie del corpo del candidato.

«Lo ha ucciso lo Stato» - La vedova Veronica Sarauz ha accusato lo Stato per la morte del marito ed espresso disaccordo con la nomina di un suo sostituto per il ballottaggio del 20 agosto. Ieri il partito Construye di Villavicencio ha nominato al suo posto per la corsa alla presidenza Andrea Gonzalez, originariamente destinata a essere la vice del politico assassinato. Secondo Sarauz, la legge elettorale richiede che ci sia una persona diversa dal 'ticket' presidenziale per tale sostituzione e ciò potrebbe portare alla nullità del voto degli elettori. «Non possiamo ingannare le persone che hanno pianto per Fernando», ha aggiunto.

Poi l'affondo nei confronti del potere pubblico: «Lo Stato deve dare molte risposte su quanto accaduto», ha detto Sarauz durante una conferenza stampa, dove è arrivata indossando giubbotto antiproiettile ed elmetto. Il marito, ha aggiunto, non ha ricevuto sufficienti misure di protezione, nonostante fosse stato già minacciato di morte prima dell'attentato che gli è costato la vita.

Le guerre di droga - I trafficanti di droga hanno il controllo delle carceri di tutto il Paese. Più di 430 detenuti sono morti negli scontri tra bande rivali all'interno delle strutture dal 2021, con decine di persone smembrate e i loro corpi bruciati.

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COMMENTI
 

serengeti 8 mesi fa su tio
Mi meraviglio sempre e rimango sbigottito per le cose atroci e assurde (a dir poco) che succedono ancora in certi posti del mondo. Giudichiamo sempre duramente come vanno le cose qui ma ci scordiamo che in molti posti del mondo le cose sono molto ma molto più indietro rispetto a noi, e questo è molto triste.

Mgbc 8 mesi fa su tio
molto triste per il popolo ...
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