Tre sospetti sono stati arrestati mentre un quarto, che si era barricato in un garage, si sarebbe tolto la vita
WASHINGTON - È finita in un bagno di sangue una manifestazione di protesta tenuta ieri sera a Dallas contro le uccisioni di afroamericani da parte di poliziotti negli Stati Uniti: al termine delle dimostrazioni, quando erano circa le 21:00 locali (le 3:00 del mattino in Svizzera) quattro cecchini hanno cominciato a sparate sulla polizia uccidendo cinque agenti e ferendone altri sei.
Un sospetto, che si era asserragliato in un parcheggio della città, si é suicidato, secondo quanto riportato dall'emittente Fox News in un tweet. L'uomo aveva detto di voler uccidere altri agenti e di aver piazzato bombe nella città. La polizia non ha per ora confermato il decesso.
"Alle 20:58 (le 2:58 in Svizzera, ndr) si è verificato l'incubo peggiore", ha detto durante una conferenza stampa il sindaco di DallasMike Rawlings sottolineando che un totale di 11 agenti sono stati colpiti da cecchini. Cinque sono morti e altri 6 sono rimasti feriti. Ha poi precisato che al momento della sparatoria c'erano sul posto 100 poliziotti.
In un primo momento si pensava che a sparare fossero state solo due persone, ma successivamente Brown, ha affermato che i "cecchini" erano quattro. Dopo la strage la polizia ha fermato una persona sospetta, un'altra si è costituita e successivamente sono state fermate altre tre persone, tra cui una donna.
"Alcuni poliziotti sono stati colpiti alla schiena", ha sottolineato Brown: "Il loro piano era di ferire e uccidere il maggior numero di agenti possibile", ha detto senza fornire alcuna ipotesi sui motivi dell'attacco.
It has been a devastating night. We are sad to report a fifth officer has died.