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STATI UNITIÈ guerra tra polizia e afroamericani. L'esperto: «Quel video resterà nella storia»

08.07.16 - 10:30
La sparatoria di Dallas potrebbe essere "figlia" della perdita di fiducia nei confronti delle forze di polizia da parte della popolazione di colore
È guerra tra polizia e afroamericani. L'esperto: «Quel video resterà nella storia»
La sparatoria di Dallas potrebbe essere "figlia" della perdita di fiducia nei confronti delle forze di polizia da parte della popolazione di colore

NEW YORK - Gli equilibri, già di per sé molto labili, tra forze di polizia e popolazione afroamericana, sembrano essersi spezzati. Se la cronaca nera degli ultimi anni ci ha abituato, in qualche modo, ai casi di uccisioni di neri (a volte persino innocenti) da parte degli agenti americani, l'esecuzione in diretta di Philando Castile ha scoperchiato il vaso di Pandora.

«Immagini intense ed emozionanti» - La fidanzata, seduta di fianco a lui, ha filmato i suoi ultimi atti con il telefonino, diffondendo le immagini in diretta conl’applicazioneFacebook Live. Immaginicosì «intense» ed «emozionanti», che non «si erano mai viste», ha commentato DavidRedlawsk, professore di Scienze Politicheall’Università di Rutgers, nel New Jersey, e direttoredell’Eagleton Center for Public Interest Polling, uno degli istitutipiù noti per lo studiodell’opinione pubblica americana.Così forti da essere probabilmente il movente della sparatoria avvenuta poche ore fa a Dallas nella quale hanno perso la vita quattro persone. I cecchini, infatti, hanno mirato e colpito almeno 10 poliziotti durante una manifestazione pacifica contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani. Un attacco che ha segnato il bilancio con il maggior numero di vittime tra le forze di sicurezza statunitensi dagli attentati dell'11 settembre 2001.

Sfiducia reciproca - Per il professor Redlawsk i segnali sono evidenti: c'è una sfiducia profonda della comunità afroamericana nei confronti delle forze di polizia. «Il video della ragazza è il segnale più chiaro di questa sfiducia. È impressionante, nello stesso tempo intenso ed emozionante il comportamento di questa donna: non si fa cogliere di sorpresa. È come se si fosse addestrata a reagire così, a raccogliere prove e, soprattutto, testimoni».

Ma la sfiducia è reciproca. «Anche dall'altra parte non si riesce a superare una profonda sfiducia, specie rispetto agli afroamericani. Un agente appare sempre in affanno, in allarme: teme che se non spara per primo sicuramente verrà colpito».

Armi facili - E poi c'è il problema tutto americano. Quello della armi facili per tutti. «La facilità con cui circolano le armi è il sottofondo della paura e della diffidenza - conclude il professore -, sia nella comunità afroamericana sia tra i poliziotti».

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