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STATI UNITISparatoria nel centro per disabili: identificati i due killer uccisi, una era una donna

03.12.15 - 06:32
Il bilancio è di 14 morti e 17 feriti, di cui 10 in condizioni molto gravi. L'attacco al centro di San Bernardino era stato pianificato
Sparatoria nel centro per disabili: identificati i due killer uccisi, una era una donna
Il bilancio è di 14 morti e 17 feriti, di cui 10 in condizioni molto gravi. L'attacco al centro di San Bernardino era stato pianificato

LOS ANGELES - La polizia americana ha ucciso i due killer che hanno assalito il centro per disabili Inland Regional Center di San Bernardino, in California, mercoledì. Uno dei due deceduti era una donna. Una terza persona è stata fermata, ma sono solo due e non tre le persone coinvolte, come indicato in un primo momento. Lo riferisce la polizia in conferenza stampa. 

Il primo nome - Uno dei killer si chiama Syed Rizwan Farook, cittadino americano 28enne, dipendente della contea presso l'ispettorato della Sanità. La donna è Tashfeen Malik, la 27enne potrebbe essere stata la moglie di Syed, i due avevano un figlio di sei mesi.

Il cognato di Farook, Farhan Khan, è intervenuto durante una conferenza stampa sconvolto: “Non ho idea, non so perché abbia fatto questo. Sono sotto shock”. Il padre di Syed si è detto scioccato del possibile coinvolgimento del figlio. "Non mi è stato detto nulla ancora", ha detto al New York Daily News. "Era molto religioso. Andava al lavoro, tornava, pregava. È un musulmano", ha aggiunto.

L'Fbi ha compiuto un blitz in un'abitazione di Redlands che sarebbe appartenuta ai killer, ma anche in questo caso non sono stati rivelati ulteriori dettagli. Né tanto meno si conosce il movente.

L’inseguimento - Quattro ore dopo l’assalto la polizia ha trovato il suv nero con il quale erano fuggiti i malviventi. La ricerca è partita grazie a una segnalazione che ha portato gli agenti a un indirizzo nella cittadina di Redlands, nella contea di San Bernardino. Dopo un inseguimento per le vie della città - durante il quale i killer avrebbero gettato bombe a mano artigianali dall’auto - è stato aperto il fuoco, che ha portato alla morte dei due assalitori e al ferimento di un agente. È stata ritrovata vicino a uno dei due corpi una “pipe bomb”, un tubo di metallo imbottito di esplosivo. L’inseguimento è stato trasmesso in diretta tv.

Una seconda bomba - Nell’edificio del centro è stato trovato un pacco esplosivo, al secondo piano, che è stato fatto brillare. I killer sono entrati in azione alle 11, ore locali, erano armati di kalashnikov e vestiti con abiti militari e con maschere da sci. Erano presenti 200 persone nella struttura nel momento dell’attacco, si stava svolgendo un Christmas party per i festeggiamenti in vista del Natale. Il bilancio è di 14 morti e 17 feriti, di cui 10 in condizioni molto gravi.  

Terrorismo? - L’Fbi non esclude si possa trattare di terrorismo, ma “non abbiamo prove in merito”, ha detto David Bowdich, dell’Fbi di Los Angeles. Il  capo della polizia locale Jarrod Burguan ha invece sottolineato che si tratta di “terrorismo interno. Sono entrati nell’edificio con la precisa intenzione di fare ciò che hanno fatto, come se fossero in missione".

È la peggiore sparatoria di massa avvenuta negli Usa dopo l'attacco alla scuola elementare di Newtown, nel Connecticut, dove tre anni fa morirono 26 tra bambini e adulti. Lo stesso presidente Usa, Barack Obama, appreso le prime informazioni sulla sparatoria è tornato a parlare della violenza causata dalle armi invocando "misure bipartisan" per garantire la sicurezza dei cittadini americani.

Attacco premeditato - L'attacco al centro di San Bernardino era stato pianificato. Lo ha detto il capo della polizia locale, Jarrod Burguan, il quale in conferenza stampa ha confermato che uno dei killer, Syed Rizwan, era presente alla festa di Natale organizzata in una delle sale. La polizia non ha un movente per la sparatoria, "ma non escludiamo la pista terroristica", ha detto Burguan.

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