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KIRGHIZISTANPutin e i legami che si espandono (nonostante le sanzioni)

13.10.23 - 11:48
Il vertice dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti è in corso a Bishkek
keystone-sda.ch (PAVEL BEDNYAKOV / SPUTNIK / KREM)
Fonte Ats Ans
Putin e i legami che si espandono (nonostante le sanzioni)
Il vertice dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti è in corso a Bishkek

BISHKEK - «Nonostante la pressione sanzionatoria senza precedenti dei Paesi occidentali e le loro minacce di applicare le cosiddette sanzioni secondarie contro coloro che continuano a lavorare con la Russia e la Bielorussia» i legami di Mosca e i suoi scambi economici con i Paesi della Comunità degli Stati indipendenti (Csi) «si stanno costantemente espandendo».

Lo ha detto il presidente Vladimir Putin al vertice della Csi che si svolge oggi a Bishkek, in Kirghizistan. Lo riferisce l'agenzia Tass. Al vertice partecipano i leader di Russia, Kirghizistan, Bielorussia, Kazakhstan, Azerbaigian, Uzbekistan, Tagikistan. Non sono presenti l'Armenia e la Moldavia, ufficialmente membri dell'organizzazione.

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COMMENTI
 

T-34 6 mesi fa su tio
Secondo me Putin sta cercando di garantirsi un luogo di fuga sicuro ad est per sfuggire alla poderosa controffensiva ucraina, che a breve dovrebbe arrivare alle porte di Mosca. Ormai ci siamo, pare addirittura che un'avanguardia di Leopard 2 sia già in vista delle guglie del Cremlino. Il fatto che i media occidentali non parlino più della travolgente avanzata ucraina non è perchè è fallita ancora prima di cominciare e dopo essere iniziata è andata ancora peggio, beninteso, ma per favorire l'effetto sorpresa, ovviamente! Che forza e che scaltrezza questi occidentali accomunati dai valori democratici condivisi! E per non farsi prender via, nella disperazione più totale, il dittatore russo fa finta di buttarla sugli accordi economici con i paesi della Comunità degli stati indipendenti; ma a chi vuole darla a bere? Solo i russi ormai credono ancora alle sue bugie, in quanto costretti con la forza. Patetico quanto malvagio! Tutto inutile, sarà catturato prima di morire delle sue 256 malattie terminali conclamate. E dopo essere stato processato e condannato dal primo tribunale della storia riconosciuto anche dall'Ucraina, sarà tenuto in vita mediante accanimento terapeutico fino a quando non avrà risarcito Kiev fino all'ultimo centesimo. Statene pur certi, cari amici della democrazia (anzi Democrazia con la D maiuscola, nella fattispecie) ucraina.

Keope1963 6 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Lei la mette sul ridere ma io credo che la grande Russia in Ucraina stia facendo ormai una figuraccia, altro che potenza militare .. oltre tutte le nefandezze politiche e crimini di guerra altro non si è visto. Mah.. adesso in trincea e Putin è un presidente perdente e ridimensionato

W.Bernasconi 6 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Però dai è divertente, è davvero l’unico che senza mai offendere ci diverte un po’ con le sue schiocchezze umoristiche per allentare un po’ la tensione hehe. Keope lo dice per sdrammatizzare ovviamente

Keope1963 6 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Fa bene

T-34 6 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Grazie cari amici, mi fa piacere che prendete le mie narrazioni nel senso per il quale le ho pensate, e non propriamente alla lettera. Il più delle volte il mio sarcasmo sembra rivolto all'Ucraina, ma sotto sotto ad ispirarmi è in particolare il sistema mediatico nostrano ed occidentale, che all'occorrenza inventa, ingigantisce e quando fa comodo censura le notizie rilevanti. Adesso, tanto per contestualizzare, Tio, Repubblica, TVL, TG4, TG5, TG-RSI, La Regione, CdT e compagni di merende vari sembrano aver attivato di botto e all'unisono il silenzio radio. Che di solito è una tattica che precede ogni controffensiva degna di tale nome, per ironia della sorte... Dal momento che hanno capito che gli ucraini non sono più utili e la loro manipolazione non è andata a buon fine, snobbano allegramente la questione e rivolgono lo sguardo altrove. Chissà che felicità la provvidenziale guerra in Israele e la sua tempistica pressochè perfetta, che rende l'operazione speciale "forget Ukraine" più sfumata e meno pacchiana agli occhi dei più distratti, almeno in apparenza. Ma guarda un po', i profondi valori occidentali condivisi non sembrano più così irrinunciabili come qualche settimana fa, si direbbe. Un morto ucraino era di troppo fintanto che la guerra prometteva bene, e allora giù articoli a raffica in stile reazione a catena nucleare, con ogni dovizia di particolari finanche ingigantiti ed inverosimili, all'insegna della strumentalizzazione più cinica, servile e criminale alla quale abbia mai assistito. Ora che l'occidente ha girato le spalle ad un "alleato (?)" divenuto inutilizzabile ed ormai in fase di rottamazione, riguardo al dramma delle migliaia di ucraini massacrati in ordine crescente negli ultimi tempi non si parla più. Se non se ne parla, il problema non esiste. E se non esiste il problema, non esiste nemmeno la responsabilità e la cattiva coscienza di chi al problema ha contribuito, ed ha soffiato sul fuoco fino al giorno prima. "Vabbè, abbiamo scommesso sul cavallo sbagliato e ci è andata male, tanto vale abbandonare l'ippodromo, scordarci al più presto la cattiva esperienza e andare a prenderci una pizza, che domani è un altro giorno... Per rifarci il prossimo week-end sarà meglio provare con la roulette al casinò, mai più corse equestri!". Tanto per restare in tema, quello riservato al popolo ucraino è lo stesso trattamento riservato ai cavalli da corsa quando rimangono azzoppati. O a Gesù Cristo da parte di San Pietro nel rinnegarlo prima che il gallo cantasse tre volte. Con le dovute proporzioni, è un'attitudine altrettanto colpevole di quella dei russi. Con l'aggravante dell'ipocrisia elevata ai massimi livelli. Almeno, per solidarietà, anche noi adesso abbiamo le nostre vittime da piangere in casa: la deontologia dell'informazione e, per esteso, la democrazia stessa.

Keope1963 6 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Buongiorno T 34. Tanta roba, personalmente mi auguro che i governi occidentali restino coerenti e non lascino nei pasticci gli ucraini. Per quanto riguarda l’attenzione mediatica e di conseguenza forse anche la nostra..amen. Le fonti d’informazione sono quelle che sono e corrono laddove si può far maggior clamore. Purtroppo noi ci accorgiamo che il mondo va male solo quando aumenta il prezzo del carburante, poi la nostra capacità di compassione e solidarietà si ferma molto presto quando il costo della vita diventa troppo elevato. Chissà come avranno fatto i nostri nonni e bisnonni durante le guerre mondiali. Ha ragione ordiniamoci una pizza, giriamo canale e continuiamo a vivere nella nostra infinita saggezza e felicità.

T-34 6 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Keope: Buongiorno Keope, grazie per aver condiviso la sua riflessione. La situazione ucraina è molto complessa in quanto una parte del paese è filo occidentale ed anti russa, mentre l’altra si situa all’opposto. Secondo me la soluzione migliore sarebbe che il paese mantenesse la sua integrità e che ai territori russofoni venisse concesso lo statuto di regione autonoma. Un po’ come avvenuto per la Sardegna, il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta. Questo previa consultazione popolare, ed ammesso che la maggioranza degli interessati si esprima in favore di questa soluzione. Però a Kiev ci vorrebbe un governo all’altezza di gestire una simile situazione e prima ancora disposto ad accettarla, e rispondesse agli interessi della popolazione nel suo complesso. La parte ad ovest ha tutto il diritto di orientarsi verso il modello occidentale, se gli pare, ma vedrei di buon occhio che fosse governata da un’élite democratica che garantisse la pluralità politica e non rappresentasse, come quella attuale, la quint’essenza della corruzione. Un governo democratico che facesse gli interessi del paese dovrebbe accettare anche i 12 partiti di opposizione messi fuori legge (e quindi non temere la concorrenza elettorale), tollerare reti mediatiche indipendenti e fare carta straccia della “nuova legge sui media” varata in primavera, che permette all’esecutivo di perseguire i giornalisti senza alcuna pronunciazione da parte della magistratura. Il che implicherebbe l’integrazione del principio della separazione dei poteri. Inoltre, nell’interesse del mondo intero e non solo degli ucraini, sarebbe buona cosa che l’Ucraina propendesse per la neutralità e lasciasse perdere le lusinghe millantate dai guerrafondai della Nato. Con tanto di risparmio sui costi degli armamenti e aggiuntivo benessere e tranquillità a vantaggio di tutto il popolo. Vantaggi che gli austriaci, per esempio, e noi svizzeri mi pare sappiamo apprezzare come pochi altri. Uno stato cuscinetto fra blocchi contrapposti è un’ottima soluzione per prevenire guerre ed aggressioni fra stati; ci aveva già pensato Napoleone quando ci ha fatto dono della nostra benemerita neutralità. In concreto il quadro tracciato implica che gli attuali governanti eterodiretti ed interessati più che altro all’arricchimento personale vadano a casa. Personaggi come Zelensky dominati dall’avidità e dalla malafede pro-saccoccia dovrebbero al massimo avere il diritto di votare, non di strumentalizzare e svendere un intero popolo con l’intento di farsi una nuova villa all’estero un anno sì e un anno no. Tra l’altro pare che Reznikov, l’ex ministro della difesa cacciato perché faceva la cresta sulle forniture all’esercito, finito di corrompere e sottrarre risorse alle sue amate truppe non è andato in trincea come pretendeva che facessero tutti gli altri, ma ha “accettato” di buon occhio di vivere all’estero dove può tranquillamente spendere i milioni rubati ad uno dei popoli più poveri d’Europa. Ha una bella villa in Costa Azzurra, per chi volesse andare a rendergli visita e complimentarsi per la sua integrità, la sua coerenza e il suo genuino amor patrio. E’ l’esempio paradigmatico della classe politica ucraina contemporanea, e il motivo per il quale mi piace tanto prendere in giro l’Ucraina. Intesa come governo e non come popolo, tengo a precisare. Mi scuso ancora con lei se in passato ho affermato che dei suoi post non me ne fregava nulla, evidentemente mi sono sbagliato sul suo conto e l’avevo scambiata per uno dei tanti blogger interessati più all’invettiva spiccia e agli slogan da curva, piuttosto che ai ragionamenti. Mea culpa! Spero di potermi intrattenere con lei anche in futuro, intanto le auguro una buona serata.

F/A-19 6 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Uella, come sei prolisso.....tanti bei propositi ma tutta utopia, li c’è la guerra, missili a volontà fino ad esaurimento. Tutto finirà quando finiranno soldi ed armi, chi li finisce prima perde, io penso che perda l’Ucraina.

Keope1963 6 mesi fa su tio
Risposta a T-34
Caro T-34. Bello leggere i suoi commenti che vanno da quelli ironici e sarcastici fino ad analisi accurate e ben argomentate. Dimostra una grande elasticità mentale e ottima conoscenza storica e degli avvenimenti di attualità. Meriterebbe una risposta esaustiva e curata ma oggi sono a corto di tempo. Mi limito a dirle che condivido in pratica tutto, una possibile Ucraina neutrale, e se la lotta alla corruzione, così come la forma di governo, la renderà EU compatibile perché no anche stato membro dell’unione europea. In passato mi sono a volte effettivamente trovato a commentare in modo grossolano chi grossolanamente postava oppure mi attaccava, dunque capisco che posso anche aver creato io stesso un’immagine negativa. Buona serata anche a lei

T-34 6 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
F/A-19: Non confondiamo utopia, soluzioni auspicate e realtà. Sono d’accordo con lei, solitamente nella realtà la guerra finisce quando finiscono i mezzi per prolungarla, come è sempre accaduto. E metterei la mano sul fuoco che la sua previsione sia giustissima. L’Ucraina perderà la guerra, a meno che domani gli elefanti si metteranno a volare. Ciò che ho scritto era preceduto da una precisa premessa, ovvero che “secondo me la soluzione sarebbe….”. Quindi il discorso si articolava nel contesto delle soluzioni auspicate, un terreno prettamente speculativo che dilaga, senza evidente né apparente soluzione di continuità alcuna, nel campo delle utopie, peraltro. Ma se mi è concesso, con estrema reticenza mi azzardo ad aggiungere una cosa. Me la concedo in modalità del tutto eccezionale, perché constato con piacere che ultimamente sembra verosimile approcciare discorsi seri riguardo ai quali la controparte si degna di ascoltare, e, se del caso, di replicare con garbata educazione e rispetto senza saltare subito a conclusioni dettate da reazioni di pancia in stile curva nord. Veniamo al dunque: la “mia” soluzione utopica, ovvero un’Ucraina neutrale e l’autodeterminazione delle regioni russofone senza passare per una secessione conflittuale con il governo centrale, nonché la grazia concessa agli ucraini nel potersi fregiare di un governo che non fosse il riflesso dei desideri egemonici dalla Nato, non è farina del mio sacco. Sembra paradossale, ed ora mi attirerò le antipatie del mondo occidentale intero, ma i termini di questa apparente utopia erano esattamente i termini proposti dalla Russia nel trattato di pace proposto all’Ucraina a fine marzo 2022. Questa “utopia”, balenata nella mente di Putin o di chi gli scrive le cose, è stata posta sotto al naso di Zelensky nell’ambito del vertice di Istambul. Se come dice la CNN, Tio, Repubblica (delle banane), CdT e i noti compagni di merende, Putin voleva conquistare l’intera Ucraina per sottometterla e poi arrivare fino al Portogallo, mi sembra strano che fosse stato redatto un trattato di pace di questo tenore. Due secondi prima che Zelensky firmasse, Biden e Johnson (GB) in primis gli hanno fatto ingoiare la penna che oltretutto per sua sfortuna un funzionario dell’ambasciata aveva appena riempito fino all’orlo di inchiostro, dicendogli che se avesse stracciato la proposta e continuato la guerra, l’occidente sarebbe rimasto al suo fianco fino alla vittoria, garantendogli supporti in armamenti prodigiosi che avrebbero ridotto in cenere l'esercito russo entro qualche settimana. Zelensky ha abboccato e si è fidato delle promesse dei cari “alleati” (che in realtà se ne sono sempre fregati sia dell’Ucraina che dei valori democratici; il loro scopo era – e rimane – indebolire la Russia “una tantum” fintanto che la cosa funziona), quelli che adesso non si fanno problemi a lasciarlo in braghe di tela col cerino in mano. Ora il tempo delle utopie sembra essere scaduto: si è voluta tirare la corda e adesso la Russia, colpevolmente sottovalutata, è in una condizione di vantaggio decisamente migliore rispetto a fine marzo 2022. Adesso difficilmente sarà disposta a concedere le condizioni utopiche di allora, dal momento che si è presa una consistente parte aggiuntiva di territori ed ha disintegrato l’esercito ucraino. Come minimo si prenderà tutta la costa sud, Odessa compresa (e addio accesso al Mar Nero per gli ucraini), integrerà la Transistira e si toglierà pure la soddisfazione di conquistare Kiev. Poi proporrà un nuovo trattato di pace, ma questa volta gli interlocutori saranno gli anglosassoni e i vassalli occidentali al seguito. Immagino che i territori russofoni rimarranno sotto l’egemonia russa, e il restante territorio sarà lasciato in gestione ad un governo in stile occidentale che non sarà più in condizione di ritagliarsi un’autonomia tale da preoccupare Mosca. Vabbe’, ora smetto sennò come dice giustamente lei risulto (fastidiosamente) prolisso. Cari saluti e buona serata!

Arcadia7494 6 mesi fa su tio
Giusto sottolineare questi legami e la loro importanza, chi di noi non vorrebbe essere ora a Bishkek? O Tashkent?

Keope1963 6 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Ci sono belle donne 😂👍

W.Bernasconi 6 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Si.. ad aiutarli eventualmente.

Sig der sauer 6 mesi fa su tio
Detto un po’ grossolanamente sembra prospettarsi un mondo di dittature vs. democrazie, auguri…

Roggino 6 mesi fa su tio
Al limite legami che si consolidano, visto che tutte queste “repubbliche” non si sono mai scostate dall’essere sottomesse a Mosca.

Keope1963 6 mesi fa su tio
Paesi dello stesso spessore politico ed economico della Russia

W.Bernasconi 6 mesi fa su tio
Mah.. non mi sembra che stia allacciando rapporti con paesi importanti.. ne economicamente ne per quello che riguardano i diritti umani.

s1 6 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Ah noh? Arabia Saudita, Iran, BRICS, Africa, insomma..

tulliusdetritus 6 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Beh se parli di diritti umani, ultimamente di paesi che li rispettano sono rimasti sempre meno

Ciulindo.47 6 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Un paese non é importante per la sua economia e tantomeno per il rispetto dei diritti umani, bensì per la sua posizione strategica nel contesto geopolitico.

W.Bernasconi 6 mesi fa su tio
Risposta a tulliusdetritus
In parte quello che dice è vero. Ci sono stati errori. Ma la differenza è che non si tratta della regola. Almeno questo lo deve ammettere.

W.Bernasconi 6 mesi fa su tio
Risposta a s1
Per quello che riguardano i diritti umani però no. A livello economico alcune sono economie emergenti, alcune ristagnanti e altre.. da scoprire..
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