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MYANMAR«Non abbiamo fatto niente di male. Non ho paura»

03.09.18 - 12:27
Due giornalisti che indagavano sui Rohingya condannati a 7 anni. Reuters: «È un giorno triste per la stampa»
Keystone
«Non abbiamo fatto niente di male. Non ho paura»
Due giornalisti che indagavano sui Rohingya condannati a 7 anni. Reuters: «È un giorno triste per la stampa»

YANGON - La giustizia birmana ha condannato a sette anni di carcere due giornalisti che indagavano sulle uccisioni di massa di membri della minoranza Rohingya. Secondo i giudici, hanno violato la legge sui segreti di Stato. I due condannati, tuttavia, si dicono vittime di una trappola e la sentenza promette di essere vista come un test fallito dei progressi democratici del Paese del sudest asiatico.

Wa Lone, 32 anni, e Kyaw Soe Oo, 28, erano stati arrestati il 12 dicembre scorso per avere ottenuto dei documenti sensibili da due poliziotti nel corso di un incontro in un ristorante di Yangon. Secondo i due giornalisti di Reuters, gli agenti glieli avevano passati per poterli incriminare e punirli così per la loro inchiesta sull’uccisione di 10 uomini e bambini della minoranza musulmana Rohingya nello Stato del Rakhine. I due reporter erano stati arrestati immediatamente dopo da altri poliziotti subito interventi.

«Sappiamo quello che abbiamo fatto. Non abbiamo fatto niente di male. Non ho paura. Credo nella giustizia, nella democrazia e nella libertà», ha dichiarato oggi Wa Lone ai sostenitori presenti in aula come riporta Reuters. «Quello che voglio dire al governo è che può metterci in prigione, ma non può chiudere gli occhi e le orecchie alla gente», ha affermato dal canto suo Kyaw Soe Oo.

L’Onu, l’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia, per citarne solo alcuni, avevano chiesto l’assoluzione dei due reporter. «Oggi è un giorno triste per il Myanmar, per i giornalisti di Reuters Wa Lone e Kyaw Soe Oo e per la stampa di tutto il mondo», ha commentato l’editore capo di Reuters Stephen J. Adler in un comunicato.

La violazione della sezione 3.1 della Legge sui segreti ufficiali birmana - risalente al 1923 e promulgata dalle autorità coloniali britanniche - prevede fino a 14 anni di carcere.       

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COMMENTI
 

KilBill65 5 anni fa su tio
E sempre cosi' quando si e' vicini alla verita' ti mettono in condizione di sparire.....Attenzione pero' in Birmania sono sparite un sacco di persone, quindi che facciano presto a liberare i due giornalisti altrimenti faranno una brutta fine!!....
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