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SPAGNACatalogna: l'opposizione contesta il referendum

06.09.17 - 12:23
Gli unionisti hanno ottenuto una sospensione della seduta e una nuova riunione dell'ufficio di presidenza
Keystone
Catalogna: l'opposizione contesta il referendum
Gli unionisti hanno ottenuto una sospensione della seduta e una nuova riunione dell'ufficio di presidenza

BARCELLONA - L'opposizione unionista ha contestato questa mattina nel parlamento catalano l'iniziativa dei partiti secessionisti, che hanno la maggioranza assoluta, di introdurre nell'ordine del giorno l'adozione della legge di convocazione del referendum sull'indipendenza della Catalogna previsto per il 1° ottobre prossimo.

Prima del voto in plenaria di ratifica del nuovo ordine del giorno i partiti di opposizione - popolari, socialisti e Ciudadanos - hanno ottenuto una sospensione della seduta e una nuova riunione dell'ufficio di presidenza che deve esaminare le loro obiezioni.

Gli unionisti con Rajoy - I leader di Psoe e Ciudadanos (Cs) Pedro Sanchez e Albert Rivera hanno confermato pieno appoggio al premier Pp Mariano Rajoy nella linea di contrasto del governo di Madrid alla spinta indipendentista della Catalogna.

Pp, Psoe e Ciudadanos formano l'asse "unionista" spagnolo contro la possibile secessione, che considerano «illegale» in base alla costituzione approvata nel 1979 durante la transizione fra dittatura franchista e democrazia che sancisce il carattere «indivisibile» dello stato. Podemos è il solo grande partito spagnolo a non fare parte dell'asse "unionista".

Il partito post-indignado di Pablo Iglesias è favorevole al «diritto di decidere» dei catalani anche se contrario alla secessione. Sanchez e Rivera hanno avuto colloqui ieri con Rajoy. Il leader socialista non ha escluso fra l'altro un possibile sequestro delle urne per impedire il referendum annunciato per il 1. ottobre e Rivera l'utilizzo dell'articolo 155 che consente la sospensione del governo e dell'autonomia catalani.


 

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