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VENEZUELAArrestati due leader dell'opposizione venezuelana

01.08.17 - 09:36
La moglie di uno di loro: «Non sappiamo dove si trovi. Maduro è responsabile se succede qualcosa»
Keystone
López (sinistra) e Ledezma
López (sinistra) e Ledezma
Arrestati due leader dell'opposizione venezuelana
La moglie di uno di loro: «Non sappiamo dove si trovi. Maduro è responsabile se succede qualcosa»

CARACAS - I due leader dell'opposizione venezuelana, Leopoldo López e Antonio Ledezma, sono stati arrestati dai servizi di intelligence (Sebin). Lo riferisce El País citando tweet di amici e parenti dei due.

La moglie di López, Lilian Tintori, ha scritto che gli agenti «hanno portato via Leopoldo da casa»: «Non sappiamo dove si trovi. Maduro è responsabile se succede qualcosa», ha aggiunto. In carcere dal 2014 per istigazione alla violenza di piazza e altre accuse, López si trovava ai domiciliari dall'8 luglio.

Domenica scorsa, nel giorno del voto per l'Assemblea Costituente voluta dal presidente Nicolás Maduro, López aveva chiesto in una serie di tweet «ai democratici di tutto il mondo» di «disconoscere questa Assemblea Costituente fraudolenta, come lo ha già fatto il popolo venezuelano» e allertato la comunità internazionale sulla «brutale repressione e l'assassinio di venezuelani che partecipano in proteste pacifiche».

López era stato arrestato, e successivamente portato nel carcere militare di "Ramo Verde", nel febbraio del 2014. Un tribunale di Caracas lo aveva condannato a 13 anni e 9 mesi di carcere per i delitti di associazione a delinquere, incendio, danni alla proprietà pubblica e istigazione alla violenza di piazza. Dall'8 luglio era agli arresti domiciliari per motivi di salute.

Anche Antonio Ledezma, ex sindaco di Caracas, si trovava ai domiciliari per motivi di salute dopo l'arresto nel febbraio 2015 con l'accusa di cospirazione golpista e istigazione alla protesta.

 


 
 

 
 

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COMMENTI
 

miba 6 anni fa su tio
Già, Leopoldo Lopez il terrorista....

Sir Stanley 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Già, sembrerebbe proprio di sì... Leopoldo Lopez rappresenta il popolo venezuelano? Forse non proprio: ricco figlio privilegiato dell’alta borghesia di destra venezuelana da sempre collusa con gli interessi degli Stati Uniti è stato parte dell'élite che per anni ha controllato la compagnia petrolifera statale PDVSA, in qualità di Chief Economist. Nel 1989 gli Stati Uniti decidono di usarlo nella loro offensiva contro quei pochi stati sovrani che osano opporsi all’imperialismo USA e si rifiutano di svendere le loro ricchezze nazionali alle multinazionali occidentali, e soprattutto nordamericane. Approda quindi nel 1989 alla Kennedy School of Government dell'Università di Harvard, notoria fabbrica di agenti della CIA, dove ci resta per quasi cinque anni. (L’ex capo della CIA generale David Petraeus è stato formato proprio lì e adesso che non fa più il generale, a causa dei suoi eccessi di libidine che l’hanno portato al licenziamento, casualmente è stato riciclato come professore… proprio lì). Lopez uno del popolo? Come no!! Infatti tutti i venezuelani hanno la possibilità di offrirsi una formazione da centinaia di migliaia di dollari negli USA… Fra i segreti rivelati da Wikileaks compaiono varie note diplomatiche del governo USA nelle quali Lopez è menzionato 77 volte (v. www.cepr.net); da essi traspare come Lopez sia considerato dagli USA come un’importante pedina di politica estera. Da brava persona nel 2002 è parte attiva del fallito colpo si stato contro il proprio governo democraticamente eletto con tanto di sequestro del presidente della nazione, a conferma del suo ruolo di agitatore e di golpista per il quale era stato meticolosamente addestrato negli USA… (Meno male che il 99% dei media, nostrani e non, prima addomesticati e poi ammaestrati in base al volere delle élites economico-finanziarie, fanno passare Lopez per uno che la democrazia la vuole difendere…). Da notare che il Dipartimento di Stato USA ha formalmente riconosciuto di aver finanziato delle organizzazioni e delle persone coinvolte nel colpo di stato militare del 2002. L’obiettivo è sempre stato quello di sbarazzarsi del governo chavista, al quale tra l’altro non si perdona il fatto di aver usato i proventi del petrolio in settori quali la sanità e l’istruzione. Per gli USA e l’occidente un esempio da cancellare, prima che a qualche altro stato venga voglia di provare a fare la stessa cosa.
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