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LUGANOGualazzi e quella felice coincidenza...

23.10.13 - 08:35
Questa sera alle 20.30 il cantante muscista salirà sul palco del Palazzo dei Congressi
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Gualazzi e quella felice coincidenza...
Questa sera alle 20.30 il cantante muscista salirà sul palco del Palazzo dei Congressi

LUGANO. A pochi mesi dalla sua esibizione nell’ambito di Estival Jazz, stasera alle 20.30 Raphael Gualazzi (pianoforte e voce) salirà sul palco del Palazzo dei Congressi.

"Presenterò “Happy Mistake” (Sugar, 2013), il mio ultimo album, ma nel contempo andrò a reinterpretare anche una serie di brani legati alla tradizione italiana e a quella afro-americana", ci anticipa il 31enne, che giustamente non vuole entrare nei dettagli per poter riservare la sorpresa a coloro che assisteranno alla sua performance. "Con me ci saranno altri nove musicisti: tre coriste, una brass section (trombone, sassofono, tromba) e una ritmica con chitarra, contrabbasso e batteria.

 

"Il titolo “Happy Mistake”, non lo tradurrei però in “Felice errore”, bensì in “Felice coincidenza”, che in questo caso, per una combinazione di elementi ha fatto nascere le melodie più belle…". "Questo album, quindi, è dedicato completamente alla spontaneità, all’organicità che i vari ingredienti di una line-up quasi totalmente acustica riescono a fornire senza l’utilizzo dell’elettronica...".

 

Marchigiano, di Urbino, Gualazzi è cresciuto ascoltando i dischi della nutrita collezione di suo padre Velio (che con Ivan Graziani nel mezzo degli anni Sessanta diede vita agli Anonima Sound, ndr): "Li ascoltavo con lui, certo, ma capitava spesso che anche da ragazzino li sentissi per conto mio e, con una certa regolarità, distruggevo la puntina del giradischi…", ricorda. «Jazz, blues, rock, classica… Ascoltavo di tutto, sono sempre stato molto curioso… Credo che nella musica il fattore più importante sia non porsi alcun limite…".

 

E di Ivan Graziani dice: «Era il migliore amico di mio padre, come per me lo sono Tommaso e Filippo, i suoi figli, del resto...".

 

In Ticino il jazz è molto seguito, non solo per le varie rassegne, ma anche per la Scuola di Musica Moderna – creata da Franco Ambrosetti, Duca Marrer, Guido Parini e Giorgio Meuwli nel 1994 – grazie alla quale i giovani musicisti, durante la formazione, si avvicinano e sperimentano “in prima linea” le sonorità afro-americane... Raphael, quale consiglio ti senti di fornire ai ragazzi che desiderano trasformare la passione musicale in una professione? "Di perseguire gli obiettivi con ostinazione e di non gettare la spugna davanti alle (prime) difficoltà… Dopo ci si rialzerà più forti…".

 

MS

 

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