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LUGANO«Su Viganello il Municipio non ripeta gli errori del passato»

04.07.23 - 15:05
Lettera aperta dei Verdi sulla questione dell'occupazione delle vecchie scuole
Foto TiPress
«Su Viganello il Municipio non ripeta gli errori del passato»
Lettera aperta dei Verdi sulla questione dell'occupazione delle vecchie scuole

LUGANO - «Per quanto non siano ancora del tutto chiare né le intenzioni di chi ha occupato le vecchie scuole di Viganello né quelle del Municipio, un paio di cose ci sembrano evidenti. La prima è che l’occupazione delle vecchie scuole di Viganello riapre una volta ancora – dopo che l’aveva fatto qualche mese fa, in modo diverso e su un altro piano, l’esperienza della Straordinaria – la questione degli spazi di aggregazione e di espressione culturale indipendente. La seconda è che di spazi da utilizzare, magari in attesa di un futuro abbattimento, come in questo caso, non ne mancano».

Comincia così la lettera che i Verdi hanno inviato al Municipio. «Aggiungiamo, ma più di un’evidenza è un’impressione, che sembrano esserci le premesse per un confronto tra autorità e (C)SOA che non si riduca a un muro contro muro. I Verdi di Lugano invitano il Municipio a cogliere l’occasione per affrontare la questione in un modo diverso, dopo gli errori del recente passato» scrivono.

E portano al tavolo delle riflessioni alcune considerazioni sulle potenzialità della struttura occupata. «Quell’edificio è vasto e ha le caratteristiche che per soddisfare le esigenze di chi l’ha occupato e quelle di altre realtà attive sul territorio nell’ambito socioculturale - spiegano - il progetto delle nuove scuole, votato in marzo non senza perplessità dal Consiglio comunale, non verrà realizzato in tempi brevi, a meno che il Municipio voglia cambiare le priorità in risposta a quanto è successo. Si dà quindi la possibilità di tentare – continua la lettera - in un tempo limitato ma sufficientemente lungo per consentire un minimo di continuità dell’esperienza, una coabitazione di realtà e proposte indipendenti sotto uno stesso tetto. Situazioni e dinamiche che altre città svizzere ed europee già conoscono da decenni».

I verdi ricordano l'esperienza della casa atelier nel cuore di Berna, a due passi dalla stazione centrale e Piazza Federale. Lo stabile di Viganello potrebbe - a loro avviso - seguirne l'esempio. «Le vecchie scuole della capitale federale sono oggi una casa-atelier, un luogo di incontro, di creazione, fruizione, scambio, discussione indipendenti. Più di 220 artisti di tutte le discipline producono arte in 71 spazi. Lavorano a stretto contatto con le istituzioni culturali e gli organizzatori di eventi presenti nell'edificio. Mostre e concerti si svolgono nella zona aperta al pubblico al piano terra. Due ristoranti sono il punto d'incontro. Nel 2004 fu chiaro che il vecchio ginnasio, costruito nel 1785, avrebbe ceduto il posto al nuovo Kunstmuseum di Berna».

I Verdi - consapevoli che l'area di Viganello tornerà a ospitare una sede scolastica - suggeriscono nel frattempo, «e indipendentemente da quelle che saranno le scelte degli attuali occupanti» che il luogo «potrebbe essere sede per un altro tipo di crescita, culturale, sociale, politica. Invitiamo il Municipio a riflettere seriamente su questa possibilità, che si presenta oggi come una stimolante opportunità. Lo invitiamo pure a prendere in considerazione la sistematica messa a disposizione di spazi temporaneamente inutilizzati a gruppi promotori di attività culturali o sociali, come avviene per esempio nella città di Zurigo».

 

 

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COMMENTI
 

Mgrazia60 10 mesi fa su tio
Il Municipio non deve fare gli stessi errori !!!! Per loro nessun monito !!!! Tt in tegola !!! Per piacere !!!!

UtenteTio 10 mesi fa su tio
Baratti, basta arrampicarsi sugli specchi, il cittadino onesto deve pagare tutto e richiedere i permessi, i molinari e sedicenti tali (incappucciati compresi) da oltre 20 anni possono tutto e mai nessuno si è beccato una denuncia, tranne nel 2009, con caso del Hotel Pestalozzi dove un tàgliànél anarchico sedicnte studente ha subito una ridicola condanna. Baratti, affittare uno spazio e pagare l'affitto, ma gratis l'è püsée béll.

Ascpis 10 mesi fa su tio
Bella la descrizione dell’atelier di Berna, peccato che da noi diventerà terra bruciata

Peter Parker 10 mesi fa su tio
Io se fossi il presidente di una qualsiasi associazione (che ne so, una filarmonica…un gruppo di carnevale…..club appassionati di francobolli) trasferirei la mia sede e magazzino li alle scuole di Viganello….. Così risparmierei soldi di affitto per le altre sale. E’ così che funziona, no? Lo farei domani…. Anzi, invito a voi presidenti di associazioni del luganese: spostatevi tutti li….. tutti quanti. E’ gratis.

robinson 10 mesi fa su tio
CITTADINO COMUNE = hai una casa paghi affitto/mutuo, luce acqua spese e assicurazioni e devi avere l’abitabilità… GRUPPO DI STRAFOTTENTI = non pagano affitto, luce, acqua e spese le pagano i comuni cittadini (che lavorano e pagano le tasse) l’abitabilità diventa un optional, non pagano tasse e in più vanno in giro a fare danni

Jj piana 10 mesi fa su tio
Risposta a robinson
dovrebbero accollare tutte le spese a quei partiti che li proteggono, e non sulle spalle di tutti.

Graz55 10 mesi fa su tio
mi pare di aver letto che c'è una perizia che ritiene l'edificio pericolante e non idoneo a essere abitato. se cosi fosse I verdi si assumono tutte le responsabilità?

F/A-19 10 mesi fa su tio
Risposta a Graz55
Le perizie raccontano spesso ciò che si vuol sentir dire, inaffidabili e costose. E poi se l’edificio è pericolante mi spieghi come mai giovani ed anziani giocano e passeggiano nel parco senza suscitare particolari interrogativi? Sono pericolanti solo se ci sono i Molinari? Stai tranquillo che per qualcuno lo stabile è pericolante come il tetto dell’ex macello, per me solo scuse per vietare e demolire senza autorizzazioni in perfetta illegalità.

Yarkin17 10 mesi fa su tio
Risposta a Graz55
All'interno dell'edificio occupato della scuola di viganello ci sono dei depositi della polizia, posso confermarlo, visto con i miei occhi come tutto il resto dello stabile che è integro. quindi non credo che la polizia si metta a utilizzare dei locali se sono inagibili

Evry 10 mesi fa su tio
Autogestiti ??? esseri arro - gati, pre - poten - ti e senza rispetto ! manganellate e tant altro.

Emib5 10 mesi fa su tio
Risposta a Evry
Evry Una statistica di poco tempo fa ha messo in luce che l'area politica cui appartieni, o meglio molti voti che riceve, vengono proprio da gente che riceve molti aiuti dallo stato in forme diverse (ma poi sputano nel piatto in cui mangiano).

Pensopositivo 10 mesi fa su tio
Risposta a Evry
Devi averne prese molte di manganellate quando eri piccolo...

Ds27 10 mesi fa su tio
Avete mai chiesto un parere alle persone che per vent’anni li hanno dovuti sopportare sotto casa.

Pensopositivo 10 mesi fa su tio
Risposta a Ds27
E molto peggi..o dover sopp...ortare leghisti e udc , perché non é solo un po di musica il sabato, ma 24/24 , 7/7...

Ds27 10 mesi fa su tio
Risposta a Pensopositivo
Un po’ di musica ??? Io ho visto ben altro Io in quel quartiere ci sono cresciuto, lei non penso !!!

Fabvan 10 mesi fa su tio
Molti nei commenti sono toccati nel profondo. Sarà uno sfogo? Quando parlo con le persone in giro per Lugano non interessa a nessuno o sono addirittura favorevoli. La lettera dei Verdi giustamente mette a confronto altre realtà svizzere. Lugano è una citta sempre più grande e non deve essere da meno. Deve essere fatto bene, nel rispetto del decoro urbano e della popolazione. E su questo sembra che gli stessi occupanti concordano. Vediamo come va... Nel vecchio stabile (ex-macelleria) avevo partecipato a conferenze interessanti su temi che difficilmente trovi al LAC, dove tutti gli oratori sono ben inseriti e di certa fama. Manca a Lugano lo spazio sub-urbano, dove vivere forme d'arte emergente, arte di strada, arte gipsy. Con 5fr di donazione ti diverti, conosci, impari, socializzi. Se vai a vedere la mostra in costume da bagno va benissimo e nessuno ti guarda male. È vero, è un po sporco e mancano i muri in marmo verde del Guatemala del LAC, ma si vivono lostesso emozioni. Tutto questo manca a Lugano, ma se mi sbaglio correggetemi.

Yarkin17 10 mesi fa su tio
Risposta a Fabvan
Non ti sbagli, il problema è che ad avere necessità di uno spazio simile è una minoranza, e chi non ne sente il bisogno se ne frega e va contro ad ogni forma di proposta che entri nella cerchia "alternativa" bollandola come di "disturbo" o "inappropriata" o "innecessaria" o addirittura "Non redditizia e degradante". Rendendo poi ogni richiesta di uno spazio simile complicato e obbligando ad azioni come l'occupazione per poter almeno smuovere qualcosa...

Luielei 10 mesi fa su tio
Risposta a Fabvan
Hai scritto bene…il disco sorso in fondo ci sta! Ma….forse dimentichi come si sono comportati in questi 20 anni di autogestione…era tutto tranne autogestione! Era fare quello che vogliamo alla faccia di tutto e di tutti senza pagare in franco.senza nemmeno un po’ di dignità personale per come si svolgevano le cose o come mantenevano le cose. Lugano o il Ticino forse non è ancora Pronta per dei luoghi autogestiti come nelle grandi città…ma è anche vero che non abbiamo le teste giuste di persone che vogliono fare i autogestiti!

F/A-19 10 mesi fa su tio
Risposta a Fabvan
Corretto.

cle72 10 mesi fa su tio
Risposta a Luielei
Spesso il comportamento è dettato dal comportsmrnyo altrui. Io ho frequentato l ex Molino Bernasconi, ed era un bel centro, dove ci si trovava, per conoscere persone, ascoltare musica, o semplicemente per ascoltare storie di vite o assistere a teatri o forme d arte. Poi un incendio ha distrutto tutto in una notte. Anche in quel caso, tutto insabbiato velocemente. Poi sono nati i diversi spostamenti, ma con lo stesso spirito di socialità e aggregazione i molinari hanno fatto vivere questa realtà. Combattendo contro il sistema borghese, dove se non sei vestito come un damerino con i capelli ordinati, sei un diverso un nulla facente, quindi da neutralizzare. Il problema non sono loro, ma la mentalità chiusa cbe vige in Ticino. Io mi scandalizzo quando vedo edifici lasciati a deperire, per poi essere abbattuti, come le tante ville d'epoca. Luoghi che potrebbero essere dei fiori all'occhiello per mostre, musei, arte di vario genere. Prendiamo esempio la villa a Pregassona, vicino al parco dei daini, una bellissima proprietà, oramai divenuta un rudere. In questo luogo con un parco enorme, non poteva nascere uno spazio aggregativo, per giovani, adulti, anziani come la Straordinaria?

Jj piana 10 mesi fa su tio
e in cosa avrebbe sbagliato il Municipio?? nel cercare di avere un colloquio con qualcuno che non ne ha MAI riconosciuto l'autorità???

Yarkin17 10 mesi fa su tio
Risposta a Jj piana
Se la storia fosse solo questa che dici, sarebbe forse un po poco dopo oltre 20 anni di ricerca di spazi Alternativi Autogestiti non pensi?
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