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CANTONECarobbio, scintille sull'incompatibilità delle due cariche

15.12.22 - 15:58
Pamini presenta una mozione urgente e chiede le dimissioni da "senatore" per correre per il Governo ticinese
TiPress
Carobbio, scintille sull'incompatibilità delle due cariche
Pamini presenta una mozione urgente e chiede le dimissioni da "senatore" per correre per il Governo ticinese

BELLINZONA - È iniziata con le scintille la sessione odierna del Gran Consiglio ticinese. Oggetto della discussione è stata la discussa incompatibilità della carica attuale di Marina Carobbio agli Stati con quella, eventuale, al Governo. Come noto, infatti, la socialista è tra i nomi più probabili per il seggio occupato ora da Manuele Bertoli.

Sulla questione il gruppo UDC ha depositato oggi due iniziative parlamentari, chiedendo per una di queste il voto d'urgenza, nelle quali in sostanza viene chiesto che per correre per il Governo ticinese, un candidato debba prima dimettersi dall'incarico di "senatore" o "senatrice", «al più tardi con effetto alla data di possibile entrata in carica quale membro dell’Esecutivo cantonale». Nella proposta, l’UDC (con primo firmatario Paolo Pamini) ha proposto nello specifico una modifica dell’articolo 47 della Legge sull’esercizio dei diritti politici secondo la quale «nell’elezione al Consiglio di Stato, il candidato Consigliere agli Stati in carica deve dimostrare di aver rassegnato le dimissioni dalla carica con effetto al più tardi entro la data della dichiarazione di fedeltà».

Secondo Pamini, ciò permetterebbe di evitare il problema del seggio vacante. Passasse la modifica, un consigliere agli Stati - in questo caso, Marina Carobbio - potrebbe in sostanza dimettersi subito restando però in carica sino ad aprile. «In teoria, nulla preclude al Consigliere agli Stati in carica di candidarsi nuovamente anche quale successore di sé stesso. Tale scelta tuttavia, oltre ad essere possibilmente mal compresa dai cittadini, potrebbe causare una vacanza qualora egli fosse eletto sia in Consiglio di Stato sia nuovamente eletto in Consiglio agli Stati e accettasse la prima carica, pertanto causando la necessità di un’elezione suppletiva del posto vacante quale Consigliere agli Stati», si legge nel testo dell'iniziativa.

Perché la discussione avesse potuto avere luogo già oggi, validandone quindi l'urgenza, avrebbero dovuto essere d'accordo i due terzi dei granconsiglieri. Si è però verificata la situazione opposta. Nonostante l'appoggio dei colleghi leghisti, la maggioranza dei votanti (il 68%) ha rimandato la questione. 

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
Certo è che per i SINISTROIDI tutto è lecito !!!!! distruttori delle democrazia

volabas56 1 anno fa su tio
Carobbio, il nuovo e sicuro che avanza. Buon sangue non mente. ...purtroppo per noi.

vulpus 1 anno fa su tio
Stì socialisti creano solo problemi.Probabilmente il seggio a Berna rende anche dal punto di vista finanziario. Per quello che non molla. Se leggiamo l'elenco dei progetti dei quali vorrebbe essere elemento determinate da quì ad aprile, nemmeno con sedute continuate di 24 ore arriveranno ad una proposta ( e non legge ) finale poi da discutere nei plenum. Tutti argomenti triti e ritriti da anni senza alcuna soluzione. E lei che è medico, si propone come la salvatrice dei premi di CM, proponendo sussidi a destra e a manca: ma non sarebbe ora di limitare prima i costi?

Nmemo 1 anno fa su tio
La compagna e gli amici suoi dopo l’elezione al Consiglio degli Stati, scalzando dalla carica l’uscente PPD che non è stato rieletto, hanno dato ampio risalto all’importanza di rappresentare il Ticino in quella sede con il peso di una senatrice con una visione di sinistra. La compagna là eletta aveva scelto la politica federale illudendo l’elettorato ticinese. Ora, verosimilmente fiutando che la sua carriera politica a quel livello è in un vicolo cieco, pone problemi istituzionali e di rappresentanza al cantone Ticino, nonché spese supplementari ai ticinesi per soddisfare le sue personali pretese di stare in politica. E il PS ticinese che ha approvato la candidatura senza valutare le conseguenza della scelta quali consensi vorrebbe ancora suscitare?

Gus 1 anno fa su tio
La Carobbio & Co. hanno creato un bel diminutivo di caso. Votate PS e le cadreghe resteranno attaccate al c. il più a lungo possibile.

OF 1 anno fa su tio
Affascinante, ieri Pamini nella discussione sull'introduzione di un minimo del 40% di rappresentanza uomo/donna nelle liste per le elezioni (che si sia d'accordo o meno), ha sostenuto all'incirca tra l'altro (non ho voglia di andare a cercare le esatte parole): "che il diritto delle liste di candidare chi desiderano non può essere vincolato poiché naturale estensione della libertà di espressione". Il giorno dopo presenta una stramberia insostenibile, poiché non vi è un conflitto di interesse/di competenze che giustifichi un tale vincolo... quale "meravigliosa" manifestazione di pensiero selettivamente razionale a compartimenti stagni (di cui lui e molti suoi vicini di cadrega sono ineguagliati maestri)
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