Il ballottaggio per gli Stati ha provocato alcuni cambiamenti (anche) nel Parlamento cantonale: Marchesi e Storni vanno al Nazionale, al loro posto dentro Pamini e Garbani Nerini
BELLINZONA - Il ballottaggio di ieri - che ha visto le elezioni al Consiglio degli Stati di Marco Chiesa e Marina Carobbio Guscetti - ha portato cambiamenti radicali tra le fila dei ticinesi a Berna. Ma non solo. Lo scossone ha provocato modifiche anche nel Gran Consiglio cantonale. Una sorta di effetto domino tra la capitale federale e quella ticinese.
I due nuovi eletti nella Camera Alta, infatti, avevano già assicurato un posto in quella bassa. Poltrone che verranno ereditate dai loro subentrati: ovvero da Piero Marchesi (UDC) e Bruno Storni (PS).
Questi ultimi, quindi, lasceranno il Parlamento ticinese per la Berna federale. E il loro posto nel legislativo sarà preso da Paolo Pamini (primo subentrante democentrista) e da Fabrizio Garbani Nerini (primo subentrante socialista).
«Orgogliosi» - L’Unione Democratica Federale (UDF Ticino) - tramite una nota stampa - si dice«orgogliosa» di aver contribuito all’elezione di Marco Chiesa al Consiglio degli Stati e si «congratula» con il neo-eletto nella «certezza» che sosterrà nella Camera Alta i «valori cristiani cari ad UDF Ticino». Nello stesso tempo UDF Ticino fa i «migliori auguri di buon lavoro» anche a Piero Marchesi, neo-Consigliere nazionale, e a Paolo Pamini che rientra in Gran Consiglio.