Per Sabrina Gendotti, dei semplici corsi di formazione giuridica non possono sostituire una formazione universitaria, necessaria per affrontare cause sempre più complesse
BELLINZONA - Il Dipartimento delle Istituzioni ha annunciato ieri che per rendere costituzionali i giudici di pace laici ticinesi sono necessari alcuni correttivi. Fra questi, il principale è quello di affiancare sempre, tranne per i casi di routine, ai giudici di pace laici una persona con formazione giuridica. In poche parole, occorrerebbe prevedere il supporto di un pretore, cancelliere o segretario assessore giurista per ogni Giudicatura di pace.
Una soluzione «inattuabile» per Sabrina Gendotti, «poiché sproporzionata e dispendiosa». A ciò vanno inoltre aggiunti i corsi di formazione giuridica, che i giudici di pace laici dovrebbero frequentare obbligatoriamente e prima di assumere la carica. Tale soluzione appare però «insoddisfacente - continua la deputata - perché dei semplici corsi non possono sostituire una formazione universitaria», anche perché le cause sono sempre più complesse e spesso il buonsenso non basta più.
La granconsigliera PPD ritiene dunque opportuno modificare i requisiti per candidarsi come giudice di pace, indicando la necessità di una formazione giuridica per poter ricoprire la carica. E tramite un'interrogazione pone alcune domande al Consiglio di Stato: