Il Municipio vuole rafforzare le misure a favore dell'ambiente ma ha aumentato del 12% la tassa d'uso della carta giornaliera FFS. Alcuni consiglieri comunali non ci stanno e ne chiedono conto
MENDRISIO - Mendrisio intende rafforzare le misure a favore dell’ambiente anche nel settore del trasporto pubblico. Fra queste ci sono le cosiddette Flexicard giornaliere delle FFS a disposizione dei cittadini, che dà diritto a viaggiare a prezzi vantaggiosi in seconda classe su treni, battelli e linee autopostali, oltre alle tratte coperte da tram e autobus nella maggior parte delle città della Svizzera.
Si tratta di una facilitazione largamente utilizzata dalla popolazione, che nel corso degli anni ha imparato a conoscerla e apprezzarla e per cui ogni Comune è libero di stabilirne il prezzo. In effetti i prezzi nel solo Canton Ticino variano parecchio.
A partire dal 1° gennaio 2019 la tassa d’uso della singola carta, a Mendrisio, ha subito un aumento di quasi il 12%, passando da 40 franchi a 45 per i domiciliati. A titolo di paragone, a Lugano il prezzo è di 40 franchi, a Bellinzona di 42, a Locarno di 40; mentre altri comuni come Bioggio-Agno la propongono a 35 franchi. Tra le città maggiori, l'unica la cui tariffa è pure di 45 è Chiasso.
I consiglieri comunali del PPD Evelyne Battaglia-Richi, Monica Meroni, Flavio Foletti e Gianluca Pusterla, tramite un'interpellanza, chiedono ora al Municipio le ragioni di questo rincaro inatteso, per una misura che chiaramente mira a incentivare l’uso del trasporto pubblico da parte della popolazione residente. Infatti, se un cittadino usa anche solo due volte al mese questo titolo di trasporto pubblico, dal 1° gennaio 2019 deve sborsare 120 franchi in più all’anno.
Nel dettaglio, ecco tutte le domande dell'interpellanza: