Cantone pronto ad accollarsi i costi in qualità di investimento. Zali conferma la proposta a Borradori
BELLINZONA - Non è «né il momento dei giudizi, né quello dei business plan o dei documenti strategici», ma piuttosto quello in cui «il paziente versa in pessime condizioni e bisogna quindi intervenire in fretta». Così ha descritto la situazione attuale dell’aeroporto di Lugano-Agno il Presidente del Governo Claudio Zali, intervenuto durante la discussione in Gran Consiglio.
Al termine di un breve ma animato dibattito, il plenum ha accolto - con 53 voti favorevoli, 14 contrari e 4 astenuti - il rapporto della Gestione (relatore Alex Farinelli) sulla mozione Quadri-Fraschina del 2011, che chiedeva al Cantone di impegnarsi attivamente nell’affiancare la Città di Lugano per il sostegno dell’infrastruttura ed il ripristino del collegamento aereo con la città di Ginevra.
Senza il collegamento all’aeroporto resta «poco tempo da vivere» ha precisato il presidente del Governo, ricordando che l’assenza del volo su Ginevra si traduce quotidianamente in una perdita che oscilla dai 3’000 ai 4’000 franchi. L’attuale situazione, alla luce dei recenti avvicendamenti nel Cda, sembra presentare «migliori premesse per una futura collaborazione tra Cantone e Città» ha proseguito Zali.
Il ripristino del collegamento costa circa 800’000 franchi all’anno e le «trattative sono in corso» ha inoltre anticipato Zali, spiegando di aver già proposto al sindaco di Lugano Marco Borradori la volontà del Cantone di fare il possibile, «accollandosi i costì a mo' di investimento», con una ripartizione che non rispecchierà quello del capitale azionario.