Il deputato MPS punta il dito contro la nuova direttrice della Divisione della cultura: «Da quando è stata assunta sono emerse diverse problematiche»
BELLINZONA - Dopo le scintille di ieri in Gran Consiglio tra lui e Claudio Zali sulle "pensioni d'oro" e lo stipendio dell'ex Cancelliere di Stato Giampietro Gianella, Matteo Pronzini torna alla carica con un'altra crociata contro l'Amministrazione cantonale.
Stavolta nel mirino dell'ennesima interrogazione del deputato MPS finiscono gli alti funzionari del DECS e, nello specifico, la nuova direttrice della Divisione della cultura. «Da quando è stata assunta nell'autunno del 2017 sono emerse diverse problematiche», sottolinea Pronzini, che poi fa un elenco delle criticità emerse. «Diminuzione del personale nelle biblioteche, creazione di nuove sotto-commissioni, conflitti di interessi. Mentre il precedente direttore preferiva lasciare ad altri le incombenze della sua funzione, la nuova direttrice sembra stia arrogandosi poteri che rischiano di compromettere il funzionamento della Divisione e la reputazione dell’ amministrazione».
Poi il deputato MPS punta il dito pure contro Manuele Bertoli, direttore del DECS: «Quanto sta succedendo alla DCSU sembra suggerire che molto è dovuto all’eccesso di potere degli alti funzionari e ad un insufficiente controllo sul loro operato».
In seguito Pronzini pone dodici domande (vedi box) al Consiglio di Stato.
Le dodici domande di Pronzini:
1) È vero che negli scorsi anni, e in particolare nel 2017, si è proceduto ad una riduzione del personale delle biblioteche cantonali e dell’Archivio di Stato? Le riduzioni sono avvenute con licenziamenti, mancati rinnovi di contratti a termine, prepensionamenti o pensionamenti? La riduzione degli effettivi è stata fatta per ragioni unicamente finanziarie o per altre ragioni? In quale modo il personale impiegato e il sindacato sono stati consultati prima di procedere alle riduzioni? Quali ulteriori riduzioni sono previste per gli anni 2018 e 2019?
2) Visto che la DCSU è dotata di un Osservatorio culturale, è stata fatta di recente una indagine per capire la soddisfazione degli utenti delle biblioteche e dell’archivio di stato?
3) Il Consiglio di Stato dispone di una Commissione culturale consultiva che fornisce un preavviso sulle richieste di sostegno ad eventi culturali promossi da terzi. Nell’autunno 2017, è stata creata una nuova sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste”, anche se sul sito della DCSU figura che la composizione della Commissione cultura e delle varie sotto-commissioni valgono per il periodo gennaio 2016-dicembre 2019. Per quale ragione prima dell’autunno 2017 non c’era una sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste”? Chi disponeva di queste competenze? Di quale base legale/decreto governativo dispone la nuova sotto-commissione?
4) Corrisponde al vero che la sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste” è stata creata per permettere alla direzione della DCSU di disporre di una maggiore discrezionalità nell’attribuire i sussidi culturali?
5) Come si spiega che due dei tre membri nominati nella suddetta nuova sotto-commissione sono anche dipendenti della DCSU, ossia subordinati alla direttrice DCSU: l’attuale direttore delle Biblioteche cantonali e l’attuale direttore dell’Archivio di Stato, ossia gli enti della DCSU coinvolti nella riduzione del personale. Non c’erano persone competenti all’esterno dell’amministrazione cantonale che possano svolgere la funzione di commissario della suddetta sotto-commissione con la necessaria indipendenza?
6) La nuova direttrice DCSU era condirettrice fino al 2016 di una rivista (“Opera Nuova”) con sede a Lugano. Quale è la somma attribuita dal Consiglio di Stato negli anni 2015, 2016, 2017 alla suddetta rivista? Quanti preavvisati dalla Commissione culturale per il 2018? Quali contributi ha ricevuto la suddetta rivista sulla base delle proposte provenienti dalla nuova sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste” per gli anni 2017 e 2018?
7) La nuova direttrice DCSU continua inoltre, tutt’oggi, ad essere membro del Comitato scientifico della casa editrice “Opera Nuova”, legata all’omonima rivista menzionata al punto 6. Quanti contributi preavvisati dalla Commissione culturale consultiva ha ricevuto la suddetta casa editrice? Quale somma ha ricevuto nel 2015, nel 2016 e nel 2017? Quanti sono previsti (già preavvisati) nel 2018?
8) Non ritiene il Consiglio di Stato che la presenza di un funzionario in un ente esterno che riceve sussidi cantonali che vengono decisi - seppur indirettamente - dallo stesso funzionario non prefiguri un conflitto di interesse che nuoce alla reputazione dell’ Amministrazione? Il Consiglio di Stato ha valutato se il ruolo della Direttrice DCSU nella casa editrice “Opera Nuova" non infrange l’articolo 20 della LORD? Quando è avvenuta tale valutazione?
9) Se nella posizione e nell'azione della direttrice DCSU non si ravvisano conflitti di interesse, quali altri funzionari dello Stato sono nella stessa situazione della direttrice DCSU in altre divisioni e dipartimenti?
10) Corrisponde al vero che l’attuale direttrice svolge anche il ruolo di direzione del Centro di dialettologia? E’ una funzione pro-tempore o definitiva? Di quali competenze dispone la direttrice DCSU nel campo della dialettologia? Come riesce la direttrice DCSU a conciliare i compiti ordinari con questa funzione in seno al Centro di dialettologia?
11) Quali insegnamenti intende trarre il Consiglio di Stato dalle conseguenze di un eccessivo di potere degli alti funzionari per la reputazione dell’ amministrazione e delle istituzioni dello stato?
12) Poiché è invalso che i divisionari preparino le risposte agli atti parlamentari che poi vengono sottoscritti dal Consiglio di Stato, è importante sapere, vista la fattispecie, se e per quali domande la direttrice DCSU ha redatto, anche in forma di bozza, le risposte a questa interrogazione.