TICINOCresce la Banca dello Stato

BELLINZONA - E' un primo semestre all'insegna del segno più quello appena chiuso dalla Banca dello Stato del Canton Ticino. Bene l'afflusso di liquidità: 360 i milioni di franchi raccolti nei primi sei mesi dell'anno. La raccolta di fondi risparmio con 260,2 milioni di franchi segna un + 5,4%. L'erogazione dei crediti è considerata da primato (crediti ipotecari: +4,3%, + 223,7 milioni, crediti nei confronti della clientela: + 8,2%, + 107,9 milioni).

Donato Barbuscia, direttore dell'istituto di credito dello Stato ha sottilineato l'importanza di questi dati, che confermano "l'impegno della Banca dello Stato in favore dell'economia cantonale in periodi di crisi".

Gli utili sono in leggero calo. L'utile lordo si è attestato a 26,4 milioni di franchi, pari a meno 4,1%, mentre l'utile netto si ferma a 19,2 milioni (- 5,6%). La diminuzione degli utili sono da imputare alla diminuzione del margine degli interessi e ai volumi in ribasso delle operazioni di borsa che hanno comportato meno guadagni da commissione.

Per quanto riguarda i costi, la tendenza è quella della diminuzione. I costi di esercizio sono ulteriormente del 4,5% a 46 milioni di franchi. La diminuzione dei costi d'esercizio è stata ottenuta grazie all'implementazione delle misure volte a migliorare l'efficienza operativa della Banca. Al 31 dicembre del 2008 erano 500,1 le persone occupate a tempo pieno. Al 30 giugno sono scese a 467. L'istituto ha svolto operazioni in outsourcing, esternalizzando cioè i settori del traffico pagamenti e dei servizi logistici e sfruttando la naturale fluttuazione del personale.

La Banca dello Stato
L’importanza di BancaStato per l’economia ticinese è testimoniata dalla costante progressione della cifra di bilancio che al 30.06.2009 si attestava a 7,92 miliardi di franchi. La somma
dei crediti ipotecari ammontava a 5,42 miliardi, mentre gli altri crediti erogati agli enti pubblici, alle aziende e ai privati toccavano 1,42 miliardi di franchi