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CANTONERagazza violentata sul treno, dubbi sull'età dell'imputato: «Sono minorenne»

12.03.24 - 11:47
La Corte ha disposto nuove verifiche per chiarire la questione. «Lo sta dicendo solo per convenienza», commenta la procuratrice pubblica.
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Ragazza violentata sul treno, dubbi sull'età dell'imputato: «Sono minorenne»
La Corte ha disposto nuove verifiche per chiarire la questione. «Lo sta dicendo solo per convenienza», commenta la procuratrice pubblica.

LUGANO - È iniziato nella confusione, oggi alle Assise criminali di Lugano, il processo del richiedente asilo accusato di aver fatto da palo allo stupro di una 15enne, lo scorso ottobre, nei bagni di un treno in transito nel Mendrisiotto. All'inizio del dibattimento l'algerino, che non ha un documento d'identità che possa comprovare la sua età, ha infatti dichiarato di essere nato nel novembre del 2007, e non nel 2004 come indicato nell'atto d'accusa e come da lui sostenuto in corso di inchiesta.

Il giovane sostiene quindi di avere 16 anni e di essere minorenne, il che lo renderebbe non processabile al Tribunale penale cantonale. «Perché, se lei è nato nel 2007, in precedenza aveva detto di essere nato nel 2004?», ha chiesto all'imputato la giudice Francesca Verda-Chiocchetti. «Ho chiesto consigli e diverse persone della Farera mi hanno suggerito di dire 2004, "così sei responsabile di te stesso", mi hanno detto. Ma oggi ho pensato di dire la verità», ha risposto lui.

«Ci sta prendendo in giro?» - La Corte ha quindi chiesto all'algerino di fornire il nome dell'ospedale in cui sarebbe nato e il giovane ha dato un primo nome, per poi cambiare versione e darne un altro. Quest'ultimo, però, risulta inesistente. «Ma ci sta prendendo in giro?», ha chiesto la giudice, che ha poi fatto consultare all'imputato una lista di tutti gli ospedali presenti in Algeria. «Forse è questo qui, perché quello è il mio quartiere», ha affermato lui indicando un altro ospedale.

«Mente per convenienza» - «Prendo atto che per la terza volta l'imputato modifica le sue dichiarazioni in merito alla sua data di nascita», ha commentato la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis osservando che, «con una tempistica quantomeno sospetta», oggi l'algerino dichiara di essere minorenne. La procuratrice ha poi evidenziato che i rilievi medici effettuati indicano che il giovane ha un'età anagrafica di 19 anni: «Si ritiene dunque che quanto da lui sostenuto oggi sia stato detto solo a fini di convenienza. Ha infatti saputo che il suo complice, minorenne, ha ricevuto una pena di un anno di detenzione e spera di beneficiare dello stesso trattamento. Quanto da lui dichiarato oggi non è perciò minimamente credibile, ma è innegabile che la questione è importante».

«Inizialmente interrogato dalla polizia lui aveva dichiarato di essere del 2007, e solo dopo del 2004. Ritengo quindi importante che questo aspetto venga chiarito», ha osservato dal canto suo l'avvocato difensore dell'algerino, Felice Dafond.

To be continued - La Corte ha infine deciso che occorre effettuare ulteriori verifiche sull'età del giovane e ha perciò sospeso il dibattimento. «È chiaro che questo è un accertamento imprescindibile, perché da questo dipende la processabilità dell'imputato in questa sede». La giudice ha infine invitato l'avvocato difensore a produrre entro tre giorni il certificato di nascita dell'algerino. Se l'età dovesse risultare minore di 18 anni, il richiedente asilo verrebbe processato dal Tribunale dei minorenni.

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