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BELLINZONALa segnalazione: «Piccioni murati vivi nel campanile»

07.03.24 - 14:11
È accaduto a Monte Carasso dopo alcuni lavori. Dall'amministazione parrocchiale: «Stiamo cercando di prenderli da venerdì, vengono nutriti»
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La segnalazione: «Piccioni murati vivi nel campanile»
È accaduto a Monte Carasso dopo alcuni lavori. Dall'amministazione parrocchiale: «Stiamo cercando di prenderli da venerdì, vengono nutriti»

BELLINZONA - Quattro piccioni da giorni vivono all'interno del campanile di Monte Carasso senza possibilità di uscire. «Sono stati murati vivi. Si tratta di maltrattamento di animali», denunciano due segnalazioni corredate da foto.

Il caso è noto anche alla Protezione animali di Bellinzona (Spab): «Siamo stati contattati un paio di settimane fa per dei piccoli di piccione trovati morti proprio sotto il campanile. Erano appena stati eseguiti dei lavori di muratura per chiudere alcuni buchi nella torre campanaria. Difficile dire se si siano spaventati con i lavori, se siano volati fuori o altro. Siamo andati a controllare, ma non abbiamo identificato altre problematiche al di fuori dei due cadaverini», ci spiega il presidente Emanuele Besomi.

In un secondo momento, però, sono state montate delle reti a protezione delle campane. «E sembra che siano rimasti quattro o cinque piccioni all'interno della torre - spiega Besomi -. Siamo già stati contattati anche dall'Ufficio caccia e pesca che si stava occupando della questione, stavano valutando se smontare una di queste reti per far uscire i volatili».

Come confermano dallo stesso Ufficio caccia e pesca, un guardiacaccia è subito intervenuto per un controllo e ha preso contatto con i responsabili dell'ufficio parrocchiale spiegando come risolvere il problema.

«Nessun maltrattamento, li stiamo nutrendo» - Proprio dall'amministrazione parrocchiale arrivano le rassicurazioni. «Purtroppo quando sono stati effettuati i lavori - con tutte le autorizzazioni del caso - questi piccioni si erano nascosti. Insomma, non sono stati bloccati intenzionalmente», ci viene spiegato. «Da venerdì stiamo lavorando per recuperarli, abbiamo interpellato anche sei disinfestatori. Sono state messe le gabbie e due li abbiamo presi. In ogni caso non muoiono di fame, li stiamo nutrendo».

«Occhio ai nidi, si rischia il blocco del cantiere» - L'invito di Besomi, in termini generali, è quello di fare attenzione quando si interviene su stabili che potrebbero ospitare volatili. «Bisogna rispettare le tempistiche giuste per evitare di distruggere dei nidi con uova o piccoli all'interno. La legge federale, d'altra parte, lo proibisce ed è molto protettiva. Si arriva anche a bloccare il cantiere». « Se si trovano nidi di rondini o balestrucci - conclude - questi non vanno assolutamente distrutti. Quindi meglio effettuare i lavori tra settembre e febbraio, quando non ci sono nidificazioni».

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