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CONFINESi dicono Svizzeri e comprano due Rolex, con 130 mila euro falsi

12.02.24 - 19:00
Orologi venduti da due uomini d'affari sudcoreani, che avevano raggiunto Como per chiudere l'affare, rivelatosi poi una truffa.
Questura di Como / foto FB
Fonte La Provincia / Il Giorno
Si dicono Svizzeri e comprano due Rolex, con 130 mila euro falsi
Orologi venduti da due uomini d'affari sudcoreani, che avevano raggiunto Como per chiudere l'affare, rivelatosi poi una truffa.

COMO - È quando ci si palesa davanti la possibilità di chiudere un ottimo affare, magari anche quello "della vita", che è lecito cominciare a preoccuparsi. Perché la brutta sorpresa può essere dietro l'angolo. Ed è quanto hanno imparato, a loro spese, due commercianti sudcoreani, dopo un viaggio d'affari a Como, avvenuto a fine gennaio.

Ma è bene fare un passo indietro. Tutto comincia sui canali social dedicati ad appassionati di orologi, dove due commercianti coreani pubblicano la loro offerta per due Rolex. Su Instagram si mostrano interessati due potenziali clienti, pare italiani ma che, secondo Il Giorno, si sarebbero qualificati come svizzeri. Ne nasce una trattativa a distanza, portata avanti via via email. Così si arriva all’accordo, tanto che i businessman coreani prendono un aereo dalla Corea con destinazione Milano, da dove raggiungeranno il luogo fissato per l'incontro, il centro di Como.

L'appuntamento in centro città - Ed è proprio nel capoluogo lariano - in particolare, secondo La Provincia, nella stanza d’albergo dei due venditori - che domenica 28 gennaio i quattro si incontrano. Non a caso un giorno festivo a sportelli bancari chiusi, puntualizza Il Giorno. E come in tutti gli incontri d'affari, dopo il solito scambio di convenevoli, si passa alla visione della merce - in questo caso i due orologi -, si riconfermano le condizioni e ci si stringe la mano, a chiudere il "deal".

Il pagamento cash - Il pagamento? Viene fissato in contanti. Da una delle due valigette in loro possesso, la coppia di truffatori, vestiti in abiti eleganti, prende le banconote, facendole professionalmente passare per una macchinetta conta soldi, fino a raggiungere la cifra pattuita: tra i 120 e i 130 mila euro, riposti in una valigetta consegnata ai sudcoreani, in cambio dei due Rolex. L'affare è concluso e le parti si congedano.

La scoperta del raggiro - Ma passati alcuni minuti, dopo aver aperto e ricontrollato quanto incassato, i due venditori si accorgono che le banconote sono visibilmente false. Cosa può essere accaduto? Che la valigetta sia stata cambiata dai due falsi acquirenti, subito dopo la conta dei soldi? Oppure che i due sudcoreani si siano fatti distrarre o abbindolare, a tal punto da non accorgersi immediatamente del "pacco" a loro destinato?

La spiegazione del trucco riuscito potrebbe essere soprattutto quella anticipata oggi da Il Giorno: i mazzi di banconote erano completamente fasulli, a eccezione della banconota in testa e in coda al mazzo. Quello che è fin qui certo è che dei truffatori coi Rolex non c'è più traccia e che, dopo la denuncia dei commercianti asiatici, le indagini - condotte da Procura di Como e dalla squadra mobile della Questura lariana - sono in corso.

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