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CANTONEFatture salate dal "falso" registro di commercio

21.03.24 - 06:30
Intestazioni ambigue, numeri di telefono inesistenti, società dubbie. «Situazione nota da tempo e non è reato»... ma non bisogna pagare
Davide Giordano Tio/20Minuti
Fatture salate dal "falso" registro di commercio
Intestazioni ambigue, numeri di telefono inesistenti, società dubbie. «Situazione nota da tempo e non è reato»... ma non bisogna pagare

LUGANO - Ciò che balza subito all'occhio è che si tratta di una fattura. E dall'importo per giunta sostanzioso: oltre 600 franchi. Tutto il resto, invece, è abbastanza fumoso. Ambigue sono infatti sia l'intestazione (che riporta i nomi di un fantomatico “Registro svizzero della stampa KMU D4S”, e di una sconosciuta società con sede a Winterthur e in Turchia), sia l'oggetto della richiesta di denaro: una "consulenza in comunicazione".

Tanto è bastato a far storcere il naso a E.K., cittadina di Lugano iscrittasi di recente nel registro di commercio come ditta individuale. Ma che, assicura, non ha mai chiesto alcun tipo di consulenza a nessuno.

La società svizzero-turca, andando a verificare, risulta essere una Sagl nata qualche mese fa che rimanda a un numero di telefono non raggiungibile e non ha alcun contatto mail. Lo spettro della truffa, insomma, sembra dietro l'angolo.

«Situazione nota e non è reato», ma...
«Una fattispecie nota ormai da decenni», ci spiegano alla Direzione del Dipartimento delle istituzioni. «Società private create ad hoc spulciano sistematicamente il Foglio ufficiale svizzero. Si creano una banca dati e inviano ai nuovi enti giuridici iscritti nel “vero” Registro di commercio (e riportati appunto sul Foglio ufficiale svizzero) un’offerta con fattura per l’iscrizione nel loro registro di commercio privato».

Iscriversi a questi registri, però, non offre alcun valore aggiunto. Insomma, non servono a nulla. La pratica di inviare queste fatture, prosegue la Direzione del DI, «tocca tutta la Svizzera, ma non si configura come reato penale».

In Ticino la Sezione dei registri della Divisione della giustizia da anni si fa promotrice di azioni di sensibilizzazione. Tra queste, figura la pubblicazione sul sito internet della Sezione di un avviso per tali presunti tentativi di “truffa” sul quale viene esplicitamente spiegato che questo tipo di offerte «non hanno nulla a che fare con l’attività ufficiale dell’Ufficio del registro di commercio del Canton Ticino». Ma, soprattutto, che gli unici emolumenti dovuti per le iscrizioni previste dalla legge nel Registro di commercio sono quelli che risultano dalle fatture trasmesse dall'amministrazione cantonale.

In buona sostanza, quando ci si trova di fronte a fatture come quella ricevuta da E.K., la cosa più saggia è... cestinarle.

L’Ufficio del registro di commercio di Biasca è a disposizione in caso di domande o dubbi (telefono: +41 91 816 29 81; email: di-rc@ti.ch)

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COMMENTI
 

curiuus 1 mese fa su tio
Queste truffe girano da vent'anni dai più disparati "registri di commercio": possibile che qualcuno ci caschi ancora?

Andy 82 1 mese fa su tio
auguro una serena giornata a tutti...

Anna 74 1 mese fa su tio
Risposta a Andy 82
Andy82 buongiorno

John Wayne 1 mese fa su tio
Notizia o meglio non notizia, visto che questa truffa girava già ai tempi del fax! Chi apre una nuova attività o cambia ragione sociale di norma riceve la lettera con lo stemma di ZH e la cifra è da sempre sui 600.- più o meno, quindi dietro c'è chi legge i vari fogli ufficiali dei Cantoni o lo Zefix che anche lui vuole essere pagato, ma c'è chi lo reputa la bibbia. Che non sia una truffa è tutto da vedere, a questo punto anche cargare di légà vérda se colui viene beccato non è reato????? Ma dopotutto, cari blogger, vi ricordo che oggi fare un ricorso o un precetto a chi vi sta antipatico, e senza nessun fondamento è legale, anche inventarsi le fatture e spedirle, oppure se uno ha un inquilino e dice "mandatela al padrone di casa" e questi solerti professionisti ci cascano pure... po' và a càtai!

navy 1 mese fa su tio
La cosa triste è che non sia reato. Ieri al telegiornale francese mostravano il caso dei ripetuti furti in negozi e farmacie in non ricordo più quale zona della Francia. Alcuni esercenti, stufi della situazione, forti delle telecamere di sorveglianza installate all’Interno dei LORO negozi, hanno deciso di stampare i fotogrammi in cui appare il ladro in azione per esporli sui LORO scaffali. Bene! Rischiano la multa e la denuncia per violazione della privacy, ecc. Ora, masticando più di un po’ la legge, mi chiedo se non si stia esagerando a sfavore di tutti i cittadini corretti e ligi. Questo articolo tratta la furbata turco-svizzera con finalità di danneggiare le persone ma NON è reato. Troppe garanzie ai furbi e poca protezione agli altri….

vulpus 1 mese fa su tio
Tutti i delinquenti finiscono da noi a imbrogliare.Chissà perchè!

Giandaz 1 mese fa su tio
Queste fatture esistono da parecchi decenni e se ancora vengono inviate, vuol dire che qualcuno li paga. Sempre cestinati quando arrivavano, mentre lavoravo per una fiduciaria a Lugano nel lontano 1990.

sly 1 mese fa su tio
A parte questo tentativo di truffa (che pare truffa non sia, tanto per cambiare...), visionare il Registro di commercio può essere istruttivo per capire in che razza di sistema assurdo viviamo. Esistono società nate solo con lo scopo di approfittare di tutto e di tutti. Per chi lavora onestamente è parecchio demotivante.....

Aaahhh 1 mese fa su tio
A caccia di guzzi per guadagnare. Non resta che tenere gli occhi aperti al giorno d’oggi.

Pocahontas 1 mese fa su tio
Ma come mai una tale pratica non è reato??

Eliarb 1 mese fa su tio
Risposta a Pocahontas
Perché io creo un "mio" registro su un mio sito e ti mando la fattura per l'iscrizione a questo registro (che poi non vale nulla). Se paghi avrai l'iscrizione se non paghi... pazienza. In altre parole ti sto offrendo un serizio a pagamento e di conseguenza non puo' essere reato.
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