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CANTONE / LUCERNARecluta ticinese presa di mira: «Una fake news»

22.11.18 - 18:27
Lo dice la rivista militare "Schweizer Soldat" che sminuisce i fatti parlando di «scherzo». Dal Gruppo Svizzera senza Esercito arriva la replica: «Tentativo di compiacere ufficiali e sottufficiali».
Recluta ticinese presa di mira: «Una fake news»
Lo dice la rivista militare "Schweizer Soldat" che sminuisce i fatti parlando di «scherzo». Dal Gruppo Svizzera senza Esercito arriva la replica: «Tentativo di compiacere ufficiali e sottufficiali».

EMMEN - Il video della recluta colpita da noci e sassi dai suoi camerati, diffuso in ottobre e girato ad Emmen, nel Canton Lucerna, ha certamente alzato un polverone. La vittima, ricordiamo, era un 24enne ticinese. Una settimana dopo la pubblicazione del video erano arrivate le prime condanne e il sergente maggiore che aveva dato il via alla sassaiola era stato punito con 5 giorni agli arresti.

A distanza di un mese, una voce si distingue dal coro di coloro (compreso il Dipartimento della Difesa) che hanno additato l'episodio come "maltrattamento". Se l'inchiesta è ancora in corso e l'esito non è atteso prima del prossimo anno, la rivista militare "Schweizer Soldat" decide di esporsi definendo "Fake News" la sassaiola. Sebbene affermi che non sono tollerabili i fenomeni di nonnismo all'interno dell'esercito, descrive la "lapidazione" alla stregua di uno scherzo. La rivista, inoltre, addita i media che hanno riportato l'accaduto come «ostili all'esercito». 

Per Lewin Lempert, del Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE), quello della rivista è un tentativo evidente di compiacere «tutti gli ufficiali e sottufficiali a cui il giornale è rivolto. Senza nessuna prova che avvalori questo tentativo di sminuire l'accaduto».

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