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La presidente dell'Associazione italiana lotta abusi critica la cattiva abitudine che «spesso resta impunita»
COMO - «Di foto della stessa auto non ce n'è arrivata una, ma ben 46. Tutte nella stessa posa, lo stesso giorno». È con orgoglio che Ada Orsatti, presidente di Aila (Associazione italiana lotta abusi) non vedente, commenta il successo della campagna "fotografa l'abusivo".
«Purtroppo - spiega - non è la prima volta che ci vengono segnalate auto svizzere nei posteggi per disabili. Una brutta abitudine che si riscontra soprattutto nei supermercati. E, come ben sappiamo, non vengono multati o, se c'è la sanziona, questa spesso non viene pagata».
Quindi ci gira l'ennesima segnalazione, un'Audi grigia sempre con targhe ticinesi, sempre su un posto per portatori di handicap: «Questa è stata scattata oggi, davanti alla Questura di Como».
Proprio per questo è stata lanciata la campagna per segnalare i trasgressori. «E sono molti ragazzi a fotografare gli abusi, a dimostrazione che vi è una sensibilità in questo senso anche in giovane età», precisa Orsatti.
La presidente di Aila si dice soddisfatta del fatto che la notizia abbia varcato il confine: «Oggi ho ricevuto diversi attestati di stima da parte di cittadini ticinesi che mi hanno scritto per palesare la propria indignazione. Spero che quanto accaduto possa sensibilizzare su una tematica, quella dei posti auto per disabili, che è molto più delicata di quanto si pensi».
