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CANTONEStipendio più che dimezzato per un presunto errore sul lavoro

04.09.18 - 12:06
Il caso di un addetto all'intonaco che lamenta un'inadempienza da parte del datore di lavoro. Unia: «La ditta deve provare la negligenza e quantificarla. Non ha agito correttamente»
Stipendio più che dimezzato per un presunto errore sul lavoro
Il caso di un addetto all'intonaco che lamenta un'inadempienza da parte del datore di lavoro. Unia: «La ditta deve provare la negligenza e quantificarla. Non ha agito correttamente»

LUGANO - Il Ticino, è noto, è attrattivo non solo in quanto meta turistica, ma anche come regione in grado di offrire opportunità lavorative. Nel sempre più intricato mondo del lavoro, però, non tutte le ciambelle escono con il buco. Una di queste ciambelle sembra averla pescata A.P.*. L'italiano, tramite un'agenzia di lavoro di Lucerna, in luglio ha la sua prima esperienza lavorativa su terra confederata presso un cantiere in quel di Muzzano.

Presso la ditta di costruzioni ticinese lavora per un totale di 68 ore. Ad oggi, però, ha percepito solo 800 franchi. «Mi avevano garantito solo una settimana di stop a ferragosto. Al 27 di luglio mi hanno riferito invece che il cantiere sarebbe rimasto chiuso un mese».

L'uomo, addetto all'intonaco, si trova così a dover lasciare l'hotel presso il quale soggiornava. «Quando ho comunicato il mio desiderio di abbandonare la stanza ho avuto i primi problemi. Il prezzo spuntato dall'agenzia per la camera era stato calcolato su un soggiorno più lungo. Dall’hotel mi chiedono di pagare fino alla fine del mese. Io chiamo Lucerna e si finisce per litigare. Mi dicono che non sapevano di questo mese di stop e non mi vengono incontro».

Con quella telefonata si conclude anche il rapporto di lavoro. Le successive telefonate di A.P. per riavere quanto gli spetta finiscono con un buco nell’acqua.

Cerchiamo di far chiarezza su questo mancato pagamento contattando per prima la ditta di Muzzano. Il titolare, il signor G.* riferisce una versione ancora differente secondo la quale A.P. avrebbe causato, seppur involontariamente, danni sul cantiere per diverse migliaia di franchi. «Ha dimenticato una finestra aperta, ha piovuto e il parquet si è gonfiato». L’assicurazione non coprirebbe la totalità del danno per cui il signor G. si sarebbe rivalso sull’agenzia di Lucerna. «Sono loro che devono vedersela con A.P. D’altra parte era un loro dipendente».

Al telefono l’agenzia di Lucerna è ancora più evasiva. Non ci fornisce una spiegazione chiara per la quale non sono stati versati gli ultimi 1000 franchi preferendo tagliare corto la conversazione.

Contattato al telefono, Dario Cadenazzi, responsabile settore edilizia di Unia, è categorico: «Non possono non pagare uno stipendio per un errore su un cantiere. Per chiedere un risarcimento danni deve essere provata la negligenza e quantificata. Il lavoratore deve quindi richiedere il pagamento di quanto gli spetta. Consiglio di farlo per iscritto, tramite una raccomandata, fornendo i termini dopo i quali passerà per via giudiziaria».

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COMMENTI
 

Bandito976 5 anni fa su tio
Se il committente vuole spendere poco avrá meno di poco. Il mercato li cerca, li volete, allora teneteveli.

curzio 5 anni fa su tio
"...Il Ticino, è noto (...) come regione in grado di offrire opportunità lavorative..." Hahahaha! Mi avete fatto uscire il caffè dalle narici!

rojo22 5 anni fa su tio
Risposta a curzio
Hahaha... bella questa!

Zico 5 anni fa su tio
Risposta a curzio
si riferivano alle opportunità di lavoro dei frontalieri....! in ogni caso condivido al 100%

Nicklugano 5 anni fa su tio
Italiano assunto da un'agenzia di Lucerna e mandato a lavorare in un cantiere di Muzzano…. poi cosa volete ? Beh, in fin dei conti anche le arance vengono raccolte in Sudafrica e finiscono alla Migros.
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