Ieri sera una decina di pattuglie ha controllato i clienti e il bar di Molino Nuovo, nel quale era in corso una discussione promossa dal collettivo “Io l’8 ogni giorno”
LUGANO - Gli agenti della Comunale di Lugano sono intervenuti in forze ieri sera al Biblio Café TRA l’altro. Una decina di pattuglie si sono infatti recate nel noto ritrovo di Lugano. Tentata rapina? Clienti in escandescenze? Niente di tutto ciò, solo una semplice retata per alcuni accertamenti, a cui hanno fatto seguito il controllo dei documenti di tutti gli avventori.
Nel locale era in corso una discussione, promossa dal collettivo “Io l’8 ogni giorno” per aderire all’iniziativa di alcune femministe romande e organizzare anche a livello ticinese uno sciopero delle donne nel 2019. E sui social è subito montata la protesta di alcuni presenti, che evidentemente non hanno gradito l’interruzione e i metodi usati: «A una donna incinta che stava poco bene non è stato permesso lasciare il bar. Tutti hanno dovuto aspettare più di due ore prima di potersene andare», racconta uno di loro.
Difficile lavorare così - Da noi contatto, uno dei gestori del bar conferma quanto successo: «Una ventina di agenti sono intervenuti e hanno verificato se all’interno vi fossero dei minorenni e se il numero di sedie poste all’esterno rispettasse il regolamento. Qualche sedia in più c’era, ma in questo periodo capita spesso che i clienti prendano una sedia dall’interno e la portino fuori». Al locale potrebbe essere dunque comminata una multa: «Ci era già successo tempo fa, per tre sedie in più eravamo stati sanzionati con 300 franchi», lamenta.
Il nostro interlocutore non lesina poi qualche frecciatina verso le forze dell’ordine, ree a suo dire di mettere i bastoni fra le ruote alle realtà come quella che gestisce: «Questo è probabilmente il periodo dell’anno in cui lavoriamo di più. Le giornate si allungano, la meteo è favorevole e non ci sono ancora le manifestazioni (LongLake, Mondiali, ecc.) che evidentemente ci tolgono clienti. Fatti come quelli accaduti ieri per noi rappresentano un danno notevole».