Nella notte del 26 aprile sono scesi 2’000 metri cubi di materiale. Chiusa via Montecucco, monitorata a vista via Cecchino
GORDOLA - Al confine con la zone residenziale di Gordola sta franando la montagna. Il 16 aprile si è verificato un primo piccolo scoscendimento, all’inizio della valle. Un franamento di dimensioni contenute. «Sappiamo che quella zona è geologicamente instabile - ci spiega Damiano Vignuta, sindaco di Gordola -. Abbiamo quindi verificato e tenuto la situazione sotto controllo».
Nella notte del 26 aprile, però, sono scesi 2’000 metri cubi di materiale. «Sono caduti sul greto del riale Carcale, al confine con la strada e il fiume. Abbiamo quindi iniziato a monitorare la situazione insieme al Cantone».
Fino a mercoledì non sono stati registrati particolari movimenti. «Ma ieri la parete si è mossa di 2 centimetri e di 2,5 centimetri oggi - continua Vignuta -. Abbiamo convocato una riunione d’urgenza per decidere come muoverci». Il cedimento della montagna potrebbe infatti portare al pericolo di esondazione e il rischio si estenderebbe alle abitazioni vicine (a una decina di metri da via Montecucco è presente una casa).
Da ieri via Montecucco è stata quindi chiusa. Anche via Cecchino verrà chiusa in determinate fasce orarie: «Quando la strada è aperta c’è una persona che controlla fisicamente la situazione». Oggi è stato inoltre previsto un sistema di monitoraggio continuo della parete. Anche una rete di protezione non permetterebbe di contenere un eventuale cedimento.
«La situazione ora è sotto controllo, in quanto monitorata - precisa il sindaco -. Per noi come Municipio era importante fare chiarezza sulla situazione, per evitare allarmismi e tranquillizzare la popolazione».