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CANTONE22 persone hanno scelto la morte dolce in Ticino nel 2017

13.02.18 - 16:22
Di questi 12 ticinesi e 10 italiani. La maggior parte sono malati terminali over 70. Dati in calo rispetto agli scorsi anni
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22 persone hanno scelto la morte dolce in Ticino nel 2017
Di questi 12 ticinesi e 10 italiani. La maggior parte sono malati terminali over 70. Dati in calo rispetto agli scorsi anni

LUGANO - Se in Svizzera l'accompagnamento alla morte ha registrato una crescita lo scorso anno (734 casi, 11 in più rispetto al 2016 e oltre 10mila nuove adesioni- dati Exit), in Ticino la tendenza è opposta. 

«Sono 12 le persone che hanno fatto ricorso al suicidio assistito - ci spiegano dalla sede ticinese di Exit -. Sei in meno rispetto all'anno precedente e nove in meno rispetto al 2015. Tutti ticinesi, o almeno domiciliati», sottolineano ancora dalla sede di Giubiasco. La totalità di queste persone era affetta da gravi patologie: «Hanno fatto ricorso all'accompagnamento alla morte esclusivamente dei malati terminali, spesso con patologie tumorali». A coincidere con il dato nazionale, invece, l'età media degli assistiti: «Tutti over 70». 

La sezione ticinese di Exit è certa che il dato in calo rispetto agli anni precedenti non dipenda dalla "concorrenza". «Le altre strutture recentemente sorte nel nostro Cantone si occupano di accompagnare alla morte pazienti stranieri. Noi non lo facciamo».

Anche la modalità di pagamento è differente tra le due realtà. Exit, che  ha superato la quota dei 110mila iscritti, richiede una quota associativa di 45 franchi l'anno. «Dopo il terzo anno l'accompagnamento al suicidio è gratuito», sottolineano. Diverso è per le altre realtà che, non potendo fare affidamento su quote associative, richiedono il pagamento per intero della procedura di accompagnamento al suicidio. Si parla di cifre che si aggirano attorno ai 10mila euro, circa 12mila franchi. 

Per Exit non è comunque una questione speculativa: «Anche da noi condurre alla morte dolce una persona comporta costi elevati, che si aggirano sui 7mila franchi».

Dati generali - Stando ai rapporti di polizia, nel 2015 sono stati registrati 50 casi di decessi con morte assistita in Ticino (30 svizzeri, 27 italiani, 2 tedeschi e un francese), 51 nel 2016 (19 svizzeri, 31 italiani e un francese), e 22 nel 2017 (12 svizzeri  e 10 italiani).

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COMMENTI
 

siska 6 anni fa su tio
Francamente ci sono momenti, ma non voglio e non posso assolutamente farlo per rispetto verso la mia famiglia di cui un membro é malato, che mi verrebbe la voglia di volare anche perché non stimo più questa società né questo mondo. La mia sarà una visione grigio/nera ma é quello che vedo, sento e percepisco. Non me ne vogliano chi ama la vita perché comunque li rispetto molto poi ognuno é libero di amare e odiare ciò che vuole. Nell'attesa mi rimando alle mie responsabilità come individuo di questo mondo.

Gus 6 anni fa su tio
Penso che se vogliono che si facciano le verifiche, ci vuole personale (e una vera verifica deve essere fatta su più incontri e quindi su più giorni), ci vogliono spazi (e in questo cantone di falsi bigotti gli affitti, proprio perché si tratta di di qualcosa visto male dalla religione, saranno alti), ci sono pratiche da svolgere, ecc. Quindi il calcolo dei 7000 franchi mi sembra giustificato. Se però sei socio il tuo contributo è di chf 45 all'anno per almeno tre anni (quindi va dai chf 135 in avanti).

Melek 6 anni fa su tio
Ma come mai costa così tanto?

Tarok 6 anni fa su tio
10’000 euri per farsi suicidare? assurdo.
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