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LUGANO45 pazienti richiamati per controlli al Civico

15.03.16 - 13:05
Esami di gastroscopia e colonscopia senza la disinfezione degli strumenti
Foto d'archivio (Tipress)
45 pazienti richiamati per controlli al Civico
Esami di gastroscopia e colonscopia senza la disinfezione degli strumenti

LUGANO - Sono stati 45 i pazienti richiamati a inizio marzo per analisi dalla Direzione dell'Ospedale Regionale di Lugano. A fine febbraio sono stati sottoposti a un esame al reparto di gastroenterologia nel nosocomio luganese ed ora sono invitati a recarsi nuovamente in ospedale per un controllo.

Visite di controllo in fase di conclusione - Come riferisce in un comunicato stampa l'Ente Ospedaliero Cantonale, «le visite di controllo si stanno concludendo in questi giorni».

Disinfezione degli strumenti incompleta - Il provvedimento è dovuto «all'esecuzione incompleta del procedimento di disinfezione degli strumenti di endoscopia usati nel Servizio di gastroenterologia dell'Ospedale Civico».

«Adottate le misure necessarie» - I responsabili dell'Ospedale assicurano di avere adottato «le misure necessarie per ripristinare il corretto funzionamento della macchina lavaendoscopi e per ridurre ulteriormente questo rischio in futuro».

La procedura errata nel dettaglio. Sapone detergente anziché disinfettante - «Durante la settimana dal 15 al 21 febbraio - si legge nella nota - gli endoscopi flessibili sono stati sottoposti a un ciclo incompleto di decontaminazione. In effetti i controlli regolari hanno evidenziato che un operatore ha inserito per errore nella macchina per il lavaggio di questi strumenti un recipiente contenente sapone detergente anziché disinfettante. In questo modo, la macchina ha correttamente lavato due volte gli strumenti ad alta temperatura, ma senza l’impiego di disinfettante: benché il lavaggio con sapone ad alta temperatura rappresenti la fase più importante del lavaggio per agire contro le infezioni, l’uso del disinfettante serve a garantire l’eliminazione di qualsiasi germe rimasto anche solo in quantità minime».

Certezza assoluta dell'assenza di contagio solo al termine delle analisi - «La letteratura medica descrive rarissimi casi di trasmissione di agenti patogeni attraverso gli strumenti di gastroenterologia non correttamente decontaminati. I casi descritti e rilevanti in questo contesto riguardano le epatiti di tipo C e B. Non vi sono casi descritti per il virus HIV. Gli esami effettuati permetteranno di capire se uno o più fra i 45 pazienti era portatore di epatite o di HIV e dunque possibile fonte di contaminazione. La certezza assoluta dell’assenza di contagio potrà essere dimostrata solo al termine delle analisi».

Le scuse dell'ospedale - «La direzione dell’ospedale - conclude la nota - è vicina ai pazienti in questo momento difficile e, scusandosi per l’accaduto, assicura loro fin d’ora il suo più ampio sostegno per tutto il tempo che si rivelerà necessario».

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